Il Vaticano e gli abusi sessuali, la decisione della Corte

La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo si è espressa riguardo alle modalità di processo dei preti incolpati di abusi e violenze sessuali affermando che la Santa Sede non può essere chiamata in giudizio per i casi commessi dai singoli sacerdoti.

Il Vaticano e gli abusi sessuali, la decisione della Corte

Il Vaticano non può essere denunciato per i casi di abusi sessuali all’interno della Chiesa Cattolica che sono stati compiuti nell’arco dei decenni in vari paesi, è quanto affermato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

In particolare la Corte ha respinto il caso presentato da ventiquattro persone di nazionalità relativamente belga, francese e olandese che avevano sostenuto di aver subito molestie sessuali da parte di vari sacerdoti quando erano bambini che si erano rivolti a un tribunale belga alcuni anni fa.

In genere il processo avviene nel paese in cui il reato è stato commesso dunque se il prete come chiunque altro commetterà reato in Italia sarà giudicato dai Tribunali Italiani; non è inoltre vero quando detto da alcune testate giornalistiche che i preti godono di “immunità”, in quanto pochissimi preti hanno la cittadinanza vaticana, ed in ogni caso, la semplice cittadinanza non comporta automaticamente alcuna immunità, in totale infatti i cittadini vaticani sono 618 (di cui 246 residenti in Vaticano) e non sono tutti preti.

Inoltre è giusto anche dire che i giudici europei hanno solo ribadito un principio già ben noto e cioè che non si può denunciare uno stato per i crimini commessi dalle persone che ivi risiedono, dunque la cattiva condotta dei preti e dei loro superiori non può essere né attribuita né estesa alla Santa Sede, in quanto la colpa risiede solo nel prete che si è macchiato del crimine.

Rispetto a questo anche la voce commossa di Papa Francesco si è sollevata, egli ha espresso infatti la sua vergogna, ha inoltre parlato con estrema umanità, incoraggiando i vescovi e tutti i loro superiori religiosi a compiere sforzi affinchè drammi simili a quelli che si sono verificati in passato non si ripetano mai più nella storia della chiesa, invitandoli e richiamandoli all’ordine e alla disciplina perduta.

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