A breve, il Sinodo terminerà: questo sabato, infatti, i 270 cardinali arriveranno al voto sulle relazioni da loro stessi redatte; infine, il risultato di questo voto verrà consegnato a Papa Francesco. Proprio il Papa, nella mattinata di ieri, è stato protagonista suo malgrado di alcuni rumors sul suo stato di salute, che lo vedevano in cura per un tumore benigno al cervello. Voci immediatamente smentite dal Vaticano, è bene dirlo subito. Secondo qualcuno, però, queste voci sono state create ad arte per destabilizzare il Sinodo.
E’ quello che sostiene il cardinale Walter Kasper, intervistato oggi dal Corriere della Sera: “”Se qualcuno vuol fare questo gioco, non ci riuscirà: è un gioco che noi non facciamo. Non lasciamoci manipolare”. Secondo il cardinale, queste voci sarebbero inoltre strettamente collegate al coming out di Charamsa, anch’esso con l’unico scopo di creare un’azione di disturbo al Sinodo: “Un po’ come la storia di quel prete polacco, all’inizio del Sinodo, come si chiama?”, dice Kasper.
Il cardinale, poi, racconta di vedere un Papa in ottima salute: “Le assicuro che il Papa non dà certo l’impressione di essere malato: è sempre in movimento, pieno di energia, semmai lavora troppo… certe persone sono nervose ed ora guardano con apprensione all’esito del Sinodo, fuori e dentro. Del resto ad alcuni non piace questo Papa, mi pare evidente. Forse hanno cercato di influenzarci: ma noi facciamo il nostro lavoro, il Papa è in buona forma. È un tentativo vano“.
A chi gli rinfaccia di essere il ‘teologo’ del Papa, e di contrapporsi fortemente alla dottrina del papa precedente, Joseph Ratzinger, il cardinale risponde: “Sottolineare questo tende a dividere la Chiesa. Il Sinodo è camminare insieme, così invece si divide la Chiesa tra due poli. E io questo non lo voglio: come cardinale, non si può volere una divisione“. Insomma, polemiche create ad arte secondo Walter Kasper, che vede tutte queste situazioni come un vero e proprio complotto alla credibilità della Chiesa.