Il sindaco di Sepino firma l’ordinanza: scuole chiuse fino al 4 dicembre

Il sindaco di Sepino ha firmato l'ordinanza che stabilisce la chiusura delle scuole dal 24 novembre fino al 4 dicembre. Il provvedimento è stato preso per evitare che il virus metta a rischio la comunità.

Il sindaco di Sepino firma l’ordinanza: scuole chiuse fino al 4 dicembre

Il sindaco di Sepino Paolo Pasquale D’Anello ha emesso una nuova ordinanza, dopo alcuni casi positivi del personale scolastico e di alcuni alunni frequentanti l’istituto comprensivo del comune molisano. 

L’obiettivo della giunta comunale è quello di non permettere al virus di generare un focolaio che potrebbe essere pericoloso per la comunità, anche in vista delle festività natalizie.

L’ordinanza 

L’ordinanza emessa dal sindaco di Sepino, in provincia di Campobasso, interessa tutte le scuole della cittadina molisana.Sono interessate la scuola dell’infanzia, quella primaria e quella secondaria di primo grado. Il Ministero della Salute ha riportato il bollettino dei contagi di martedì 23 novembre: 10047 nuovi casi di Covid e83 morti. Lunedì, invece, i contagi erano 6404 e 70 i morti. Sono 560 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 11 in più rispetto a lunedì.

I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4597, 90 in più rispetto a lunedì. Il tasso di positività in Italia diminuisce ma i contagi sono ancora sopra quota 10 mila, con aree in situazioni più critiche che stanno optando per misure più ferree. Stanno facendo molto discutere i casi di Guglionesi e Sepino, in cui 2 rispettive ordinanze hanno stabilito la chiusura dei cancelli scolastici da oggi, 24 novembre, al 30 novembre (per Guglionesi) o al 4 dicembre (per Sepino, sebbene abbia un numero minore di contagiati).

A Guglionesi attualmente ci sono 51 soggetti positivi, 43 dei quali sono bimbi tra i 3 e i 10 anni. Stanno tutti bene, per fortuna, tranne una piccola di 4 anni che, per precauzione, si trova attualmente ricoverata a Napoli, dato che in Molise non esiste una pediatria Covid. Si parla di “pandemia dei bambini”in quanto sembrano proprio loro il bersaglio prediletto dal virus in questa nuova fase. Con i banchi vuoti e le scuole chiuse, torna lo spettro della didattica a distanza. 

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