Il parco del futuro dedicato a Fabiana Luzzi, vittima di femminicidio

Il Parco Comunale della città di Corigliano-Rossano, dedicato a Fabiana Luzzi, sarà un itinerario dell’anima: uno spazio per artisti, musicisti e letterati, completamente immerso nella natura.

Il parco del futuro dedicato a Fabiana Luzzi, vittima di femminicidio

Il Parco Comunale della città di Corigliano-Rossano, dedicato a Fabiana Luzzi vittima di femminicidio, assumerà una nuova fisionomia sino a diventare, un itinerario dell’anima: immerso tra il verde degli alberi, il profumo dei fiori, la trasparenza dell’acqua e la stabilità della terra.

Un percorso nella natura per restituire, metaforicamente alla giovane ballerina, la bellezza dell’esistenza umana che le è stata brutalmente tolta nel 2013 dal suo ex ragazzo ossessionato dalla gelosia e dal possesso di quella ragazza dolce e fragile, decisa finalmente a volare via, libera e bella come una farfalla colorata.

Il progetto di ampliamento e riqualificazione, redatto dall’ingegnere Nilo Domanico, prevede uno spazio moderno e aperto agli scambi culturali di artisti, letterati e musicisti, ma a misura anche delle famiglie e dei bambini, idato come il parco del futuro della nuova città metropolitana.

Aveva solo 16 anni, la studentessa Fabiana Luzzi, quando venne accoltellata e bruciata dal suo fidanzato diciasettenne Davide Morrone, condannato a 18 anni, intrappolata in un amore dittatoriale dove non esisteva più spazio per lo studio, per le amicizie, per le passioni, per il mondo virtuale di Facebook, ma solo la dimensione assoluta per quel rapporto torbido e pesante che le toglieva ogni liberta di pensiero, parola e azione, privandola di sogni e di romanticismo, di freschezza e leggerezza, di spensieratezza e di divertimento.

E quel lungo e fatale giorno lui si presentò davanti a scuola in sella allo scooter, per un ultimo chiarimento, ma in quella cascina con l’agrumeto dove lei rifiutò i suoi approcci intimi, si scatenò nel ragazzo una escalation di rabbia e violenza diabolica, e culminante con venti coltellate sul povero corpo della ragazza abbandonato a terra in uno stato agonizzante, sino a rovesciarle addosso una tanica di benzina e a darle fuoco mentre Fabiana, ancora viva, lo implorava inutlmente di fermarsi.

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