Il nipote di Bud Spencer pestato, arrestato il responsabile

Il nipote di Bud Spencer è stato aggredito mentre si trovava in auto con alcuni amici. A seguito al fatto, ha riportato la frattura del naso, dello zigomo e la perdita di tre denti. Il responsabile è stato arrestato

Il nipote di Bud Spencer pestato, arrestato il responsabile

Alessandro Pedersoli, nipote di Bud Spencer, ha vissuto una brutta esperienza quando è stato preso di mira mentre si trovava alla guida della sua auto ferma al semaforo rosso lo scorso novembre. Il fatto è avvenuto a Roma, mentre Pedersoli era accompagnato da due amici.

L’aggressione gli ha causato la frattura del naso, dello zigomo e la perdita di tre denti. Il responsabile, un giovane di 21 anni originario di Pomezia, è stato arrestato solo alcuni giorni fa. La motivazione di un simile atto rimane ancora oscura, lasciando molte domande senza risposta.

In un tranquillo pomeriggio, il nipote del celebre attore si trovava comodamente seduto nella sua auto insieme a due amici, non immaginando minimamente di trovarsi coinvolto in una situazione così. Non c’erano stati segni premonitori o tensione nel traffico, nessuna discussione o alterco precedente.

Il giovane stava semplicemente guidando la sua Smart, quando improvvisamente il conducente di un’altra auto si sarebbe voltato verso di lui, pronunciando parole provocatorie. Ignorando la provocazione e nel tentativo di evitare problemi, il ragazzo ha cercato di mettere fine alla situazione. Tuttavia, prima che potesse rendersene conto, il conducente dell’altra auto era già sceso dal veicolo e si era avvicinato alla finestra del passeggero, scagliando violenti pugni al volto del nipote di Bud Spencer, causandogli una temporanea perdita di coscienza.

Nessuno dei suoi amici è riuscito a fermare l’uomo. “Ho temuto per la mia vita. Non comprendevo il motivo“, ha dichiarato Pedersoli alla polizia mentre presentava la denuncia. Gli amici del nipote di Bud Spencer hanno ipotizzato che il tipo fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Nonostante la situazione, i ragazzi presenti nell’auto con Pedersoli hanno mantenuto la calma abbastanza da annotare il numero di targa della Smart, che è stato prontamente comunicato alle autorità durante la denuncia. Individuare l’uomo non è stato complicato poiché la vettura utilizzata era stata presa a noleggio.

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