Il mistero di Sara Sforzini: la 42enne trovata senza vita in una villetta a Manziana

Sara Sforzini, 42 anni, è stata trovata senza vita in una villetta a Manziana: nessun segno di violenza sul corpo, si indaga sulle cause del decesso, tra l’ipotesi di un malore e quella del consumo di sostanze.

Il mistero di Sara Sforzini: la 42enne trovata senza vita in una villetta a Manziana

Una tranquilla cittadina del Lazio, Manziana, è stata scossa dalla notizia della morte improvvisa di Sara Sforzini, una donna di 42 anni originaria di Oriolo Romano, trovata senza vita nella mattinata di venerdì 4 luglio all’interno di una villetta in via Santa Severa.

Le circostanze del decesso sono ancora da chiarire, e le autorità hanno aperto un’indagine che, al momento, non esclude nessuna ipotesi. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, Sara avrebbe passato la notte nell’abitazione dove è stata ritrovata. Si tratterebbe della casa di un uomo che, al mattino, non vedendola svegliarsi, ha provato a richiamare la sua attenzione.

Resosi conto che non rispondeva, ha immediatamente allertato i soccorsi. Purtroppo, per lei non c’era più nulla da fare. I sanitari giunti sul posto non hanno potuto che constatarne il decesso. Conosciuta tra Manziana, Bracciano e Oriolo, Sara era una donna che, come riferito da chi la conosceva, stava cercando di ricostruire la propria serenità dopo un periodo complesso, segnato da difficoltà economiche e da una fase personale delicata.

Era madre, e nonostante le sfide della vita, aveva mostrato forza d’animo e volontà di ripartire, anche grazie al sostegno di alcune nuove amicizie che frequentava con regolarità. Secondo alcune voci, una di queste relazioni avrebbe potuto assumere anche un significato affettivo più profondo. 

Gli inquirenti hanno subito avviato gli accertamenti di rito. Sul corpo della donna non sarebbero stati rilevati segni evidenti di lesioni o traumi, escludendo al momento eventuali responsabilità esterne. Tuttavia, per fare piena luce sulle cause della morte, è stata disposta l’autopsia, che sarà accompagnata anche da analisi tossicologiche. Una delle piste al vaglio è quella legata a un possibile malore improvviso, forse aggravato da un eventuale consumo di sostanze stupefacenti, ma al momento non ci sono certezze in merito.

Le risposte potranno arrivare solo dai risultati degli esami clinici. Il proprietario dell’abitazione, descritto come persona collaborativa, è stato ascoltato a lungo. Secondo quanto riferito, Sara sembrava in buona salute quando è andata a dormire. L’uomo farebbe parte del gruppo di amici che frequentava negli ultimi tempi. 

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