Stupisce che arrivi proprio da un leghista la proposta di ricorrere a un decreto per colmare i posti di lavoro scoperti in alberghi e ristoranti, in modo da poter ricorrere alla manodopera straniera.
Il settore, a detta del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, è troppo precario e offre un’indennità di disoccupazione corta che lo rende tutto fuorché interessante per chi cerca un posto di lavoro.
Sempre secondo Garavaglia, i giovani preferiscono guadagnare di meno firmando contratti che offrono però continuità.
Sarà proprio così?
Ricorrere agli stranieri per “salvare” la stagione estiva di alberghi e ristoranti
Sembra che nelle ultime settimane le strutture ricettive abbiano difficoltà nel trovare lavoratori stagionali e persino da assumere con contratti a tempo indeterminato, come nel caso dei cuochi.
La proposta del Ministro è dunque quella di prorogare il decreto flussi fino al 30 settembre, sebbene già si sappia che questa mossa non sarà sufficiente: andrebbe aumentato il contingente ammesso ricorrendo a un nuovo decreto che consenta di prendere stranieri per colmare la richiesta di personale presso ristoranti e alberghi.
Cosa diceva la Lega
E’ alquanto bizzarro ripensare a ciò che ha sempre affermato la Lega di Matteo Salvini, la quale non ha mai negato neppure velatamente di considerare il ricorso alla manodopera autorizzata straniera come qualcosa di inconcepibile e che, al contrario, si sia sempre espressa in senso negativo in merito al potenziale aumento dei flussi.
Gli operatori notano una contraddizione
A questo punto è lecito domandarsi come mai in uno dei momenti storici in cui il nostro Paese affronta una delle crisi disoccupazionali maggiori, ci sia un buco di circa 300-350 mila lavoratori.
È chiaro che il problema riguarda l’incontro tra domanda e offerta lavorativa e, fanno notare gli operatori, più specificatamente, l’indennità di disoccupazione davvero troppo corta che richiede di avere requisiti spesso impossibili. In secondo luogo, la precarietà del settore lo rende estremamente poco allettante per chi è in cerca di un “vero lavoro” che gli consenta di pagare mutui, bollette, cibo, vestiario.
Allungare la stagione turistica
Afferma il Ministro che non esiste una regola che impedisca di prorogare la stagione estiva oltre il 30 settembre e infatti molte strutture ricettive lavorano più a lungo e inoltre, sostiene che si potrebbe scegliere di investire sul turismo montano estivo come opportunità da cogliere. Un’altra alternativa sarebbe favorire il turismo di vicinato, ideale per le mezze stagioni e di cui Garavaglia sembra abbia già discusso con il Ministro del Turismo spagnolo.
Il leghista propone poi di ricorrere al Fondo Nuove Competenze, le cui risorse, pari a centinaia di migliaia di euro, potrebbero essere dedicate proprio al settore del turismo per formare le figure mancanti.
L’assessore all’ambiente veneto Caner
L’Assessore della Giunta Regionale Veneta Caner si limita a giustificare questa scelta con il fatto che mentre prima i flussi erano sufficienti, ora non è più così e che la situazione precedente e quella attuale non siano affatto paragonabili.
Purtroppo sembra che la vera soluzione, ovvero l’impellenza di snellire le procedure e diminuire i costi per le imprese siano da considerarsi da fare, prima o poi.