È una notizia abbastanza recente quella che vede come protagonista una marca che, tra i suoi prodotti, tratta anche spinaci surgelati. Proprio in un lotto di quegli spinaci è stata rilevata la presenza di foglie di Mandragora, pianta nota per le sue proprietà anestetiche. Un caso simile ora è riapparso: questa volta il colpevole è un minestrone.
Sembra essere stato proprio un minestrone preparato per pranzo il principale indiziato che ha causato il malore ad una donna e ai suoi due figli piccoli, rispettivamente di 6 e 4 anni. Sembra quasi surreale, ma pare che nel minestrone ci sia stata la presenza di THC, ovvero uno dei più noti principi attivi della cannabis.
Poco dopo il pasto si sono verificati i primi sintomi: crampi, nausea, vomito ed equilibrio precario. I sintomi sono stati gli stessi sia per la madre che per i figli. I tre vengono prontamente portati all’ospedale San Paolo di Milano nel pomeriggio. La donna non ha nessun dubbio e spiega ai medici che la colpa del malore è senza dubbio da attribuire al minestrone.
I medici non si sbilanciano molto sull’ipotesi della donna: i sintomi sono incompatibili con quello che verrebbe definito “pasto indigesto”. Decidono quindi di sottoporre i pazienti ad un test tossicologico il quale fornisce tempestivamente il responso: intossicazione da THC. Questo è il terzo caso in poco tempo che coinvolge bambini intossicati a cui i genitori non sanno fornire spiegazioni.
La madre si mise a tavola con i due figli, suo marito era fuori per lavoro. Dopo il pasto, il figlio si diresse verso la camera della madre barcollando e lamentando dei dolori. Era iperattivo e si muoveva in maniera sconnessa. Di li a poco anche l’altro figlio e la madre hanno iniziato ad accusare gli stessi sintomi. Resta ancora da chiarire però come il THC sia finito all’interno del minestrone.