Il maltempo continua a flagellare l’Italia, ed in particolare le Marche, dove il bilancio di ieri parla di due morti nella provincia di Pesaro-Urbino: un settantasettenne, titolare di uno scatolificio a Pesaro, è precipitato dal tetto della fabbrica sul quale era salito per verificare i danni mentre, nella notte, a Monte Cerignone, un uomo è precipitato con la propria auto in una pozza d’acqua: era riuscito ad abbandonare l’abitacolo, ma non c’e l’ha fatta a salvarsi. Viva per miracolo, invece, una giovane automobilista travolta da una frana a Roccafluvione (Ascoli Piceno). È stata tratta in salvo dai vigili del fuoco dopo sei ore di lavoro.
Inoltre, nel Fabrianese, a Genga e a San Vittore sono state sgomberate varie abitazioni dopo che l’acqua aveva raggiunto il piano terreno mentre nel comune di Furlo, sempre in provincia di Pesaro Urbino, sono state evacuate 40 persone che erano rimaste completamente isolate a causa dell’esondazione del fiume Candigliano.
Ma il maltempo non ha colpito solo le Marche: disagi si sono verificati anche in Abruzzo, dove l’autostrada A14 è stata chiusa al traffico nel tratto compreso tra Pescara nord e Giulianova (Teramo), in direzione nord, per lo smottamento di una collina al chilometro 341 e a Trieste, dove è tornata a soffiare la bora, con raffiche che hanno raggiunto i 125 chilometri orari.
Secondo le previsioni del Servizio meteorologico dell’Aeronautica militare, nei prossimi giorni la situazione dovrebbe migliorare nelle regioni del Nord, mentre sulle regioni adriatiche e Sardegna orientale, il tempo sarà ancora instabile, con nubi e piogge frequenti. Maltempo anche al Sud, in particolare su regioni ioniche tra Ioniche e basso Adriatico con piogge e rovesci frequenti anche sul basso versante tirrenico, specie in Campania.