Il figlio di Selvaggia Lucarelli contro Matteo Salvini: "Sei razzista e omofobo". Ma viene allontanato dalla polizia

Leon Pappalardo, figlio di Selvaggia Lucarelli e Laerte Pappalardo, viene fermato dalla scorta di Matteo Salvini dopo aver contestato il leader leghista.

Il figlio di Selvaggia Lucarelli contro Matteo Salvini: "Sei razzista e omofobo". Ma viene allontanato dalla polizia

Nella giornata di sabato Matteo Salvini si è presentato al centro commerciale di Portello, un quartiere di Milano, appartenente al Municipio 8. In questa circostanza il leader della Lega si intrattiene con i suoi elettori, scattando selfie e scambiando alcune idee sull’attuale situazione in Italia.

Al comizio si presenta anche Leon Pappalardo, il figlio 15 enne di Selvaggia Lucarelli e Laerte Pappalardo. Il giovane, senza timore e con molta convinzione, si presenta nelle vicinanze di Matteo Salvini, esprimendo tutti i dubbi sul leghista e accusandolo di essere una persona omofoba e razzista.

Dopo questo scontro verbale, Leon Pappalardo viene allontanato e identificato dal servizio d’ordine e dalla scorta del leader leghista Matteo Salvini. La clip viene pubblicata poi sulle pagine della Lega su Facebook e Twitter, ove il 15enne si lamenta: “Non si può dire la propria opinione senza che succeda qualcosa. Non c’è libertà di espressione”.

Le parole di Selvaggia Lucarelli

In merito a questa vicenda interviene anche la madre, grazie a un articolo scritto sul sito “The Post Internazionale”. L’opinionista, giudice anche a “Ballando con le stelle”, loda il coraggio avuto da Leon, aggiungendo che le sue convinzioni politiche le ha sviluppate in modo del tutto indipendente. Ammette di essere molto orgogliosa del coraggio avuto dal figlio, poiché è riuscito ad affrontare Matteo Salvini in mezzo a cento persone ostili e rumorose.

Ma le dichiarazioni di Selvaggia Lucarelli non finiscono qui: “Ho trovato squallide due cose: la prima è che Salvini abbia fatto il bulletto strafottente che fa finta di non ascoltare e gli abbia detto un “Ti voglio bene”, a cui Leon ha risposto “io no”. La seconda, più seria, riguarda i poliziotti in borghese che poi gli si sono avvicinati per identificarlo. Dicendo a me che non potevo filmare per motivi ignoti”. Per la Lucarelli fermare un ragazzino di 15 anni per chiedergli i documenti, dopo che ha protestato in maniera civile e corretta, è una situazione vergognosa.

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