Il figlio di 21 anni colpisce il padre per difendere la madre: arrestato

Questo episodio si inserisce in un quadro preoccupante di reati domestici che colpiscono soprattutto le donne e i più vulnerabili all’interno delle famiglie.

Il figlio di 21 anni colpisce il padre per difendere la madre: arrestato

Una difficile situazione ha scosso una famiglia nella notte tra il 2 e il 3 aprile a Carini, alle porte di Palermo, quando un ragazzo di 21 anni, Mattia Massimo Patti, ha colpito con una lama da cucina il padre durante una forte lite. L’episodio ha scosso la comunità locale, con il giovane arrestato dai carabinieri. Le prime ricostruzioni parlano di una reazione impulsiva da parte del figlio, che avrebbe agito per difendere la madre, colpita da vessazioni da parte del marito.

La vicenda è avvenuta nella villetta della famiglia, situata lungo la bretella dell’autostrada che collega Carini a Palermo. Il padre, un uomo di 44 anni, è stato colpito dal figlio con due fendenti alla schiena, all’altezza delle scapole. I colpi hanno danneggiato i polmoni del padre, causando gravi difficoltà respiratorie. Subito soccorso dai sanitari del 118, l’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Villa Sofia di Palermo, dove è attualmente ricoverato in prognosi riservata.

Il giovane, che ha subito un leggero taglio durante l’episodio, è stato medicato e poi arrestato. Dopo essere stato sottoposto a trattamento medico all’ospedale di Partinico, è stato trasferito nel penitenziario di Pagliarelli.

Secondo la versione dei fatti fornita dallo stesso Mattia Massimo Patti, il litigio tra i genitori era iniziato nel cuore della notte e aveva assunto toni particolarmente forti. Il padre, che pare avesse colpito la madre, sarebbe stato fermato dal figlio, che ha deciso di intervenire per difendere la donna. Con una lama da cucina, Mattia avrebbe colpito il padre alla schiena, tentando di fermare la situazione.

Il giovane, visibilmente scosso e in stato di forte agitazione, ha consegnato spontaneamente la lama ai carabinieri che sono intervenuti sul posto. Sebbene il ragazzo fosse in evidente stato di shock, la sua azione è stata interpretata come una reazione istintiva in un contesto di difficoltà domestica.

 

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