Il Conclave per il successore di Papa Francesco: i nomi dei favoriti

Il 28 aprile si sono riuniti i cardinali per decidere la data del conclave che eleggerà il successore di Papa Francesco. Saranno 133 i cardinali elettori. Tra i principali candidati spicca Pietro Parolin, considerato favorito con circa 40 voti iniziali.

Il Conclave per il successore di Papa Francesco: i nomi dei favoriti

Nella giornata di lunedì 28 aprile, i cardinali si riuniscono per una nuova congregazione generale che, molto probabilmente, stabilirà la data ufficiale di inizio del conclave per eleggere il successore di Papa Francesco, deceduto il 21 aprile scorso all’età di 88 anni. Un evento storico che richiamerà l’attenzione del mondo intero sulla Cappella Sistina.

Saranno 133 i cardinali elettori, poiché due tra quelli aventi diritto, Antonio Cañizares (Spagna) e Vinko Puljić (Sarajevo), hanno rinunciato a partecipare per motivi di salute. Secondo le norme liturgiche, il conclave deve iniziare tra il 15° e il 20° giorno dalla scomparsa del pontefice, ovvero tra il 5 e il 10 maggio prossimi. I partecipanti devono avere meno di 80 anni alla data del decesso del papa, come stabilito dal regolamento.

Fra i possibili successori di Bergoglio, il nome più forte è quello di Pietro Parolin, 70 anni, attuale Segretario di Stato Vaticano. Con un pacchetto iniziale stimato in circa 40 voti, Parolin si presenta come il primo vero favorito. Tuttavia, la storia insegna prudenza: spesso chi entra in conclave da “papabile” ne esce da semplice cardinale.

Parolin è apprezzato per la sua capacità diplomatica, il suo profilo equilibrato tra conservatorismo e progressismo, e i suoi stretti legami internazionali, in particolare con la Cina e l’America Latina. La sua figura potrebbe rappresentare una scelta di stabilità e continuità nel solco del pontificato di Francesco.

Oltre a Parolin, diversi altri cardinali sono visti come possibili successori:

  • Matteo Maria Zuppi: Arcivescovo di Bologna, 69 anni, vicino alle posizioni di Papa Francesco, noto per il suo impegno a favore dei migranti e della pace (specialmente in Ucraina).
  • Pierbattista Pizzaballa: Patriarca latino di Gerusalemme, 60 anni, con una forte esperienza in Medio Oriente e una visione internazionale.
  • Fridolin Ambongo Besungu: Arcivescovo di Kinshasa, 65 anni, rappresentante di un’Africa cattolica sempre più influente.
  • Luis Antonio Tagle: 67 anni, filippino, figura importante per la Chiesa asiatica, con posizioni progressiste ma radicate nella tradizione morale cattolica.
  • Jean-Marc Aveline: Arcivescovo di Marsiglia, 66 anni, esperto di dialogo interreligioso e questioni migratorie.
  • Anders Arborelius: Vescovo di Stoccolma, 75 anni, primo cardinale svedese, noto per la difesa dei valori tradizionali in un contesto secolarizzato.
  • Joseph Tobin: Arcivescovo di Newark, USA, 72 anni, anch’egli menzionato tra i candidati.

Un elemento interessante è che molti di questi candidati riflettono il desiderio di una Chiesa più globale, aperta ai temi della giustizia sociale, delle migrazioni e del dialogo interreligioso.

Secondo il cardinale tedesco Reinhard Marx, il prossimo conclave “durerà pochi giorni“. Marx, figura di spicco del progressismo ecclesiale europeo, ha indicato che il prossimo papa dovrà essere una persona comunicativa e capace di dare credibilità al Vangelo nella modernità. In sostanza, si profila il bisogno di un “continuatore” del cammino tracciato da Francesco, piuttosto che di un rivoluzionario.

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