Il mondo è stato testimone di una storica sentenza nel cuore della Santa Romana Chiesa: il cardinale Angelo Becciu, una figura di rilievo nella gerarchia ecclesiastica, è stato condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e a una multa di 8.000 euro. La sentenza è stata emessa come esito di un processo relativo alla gestione dei fondi della Segreteria di Stato e alla controversa compravendita del palazzo di Londra.
L’eco di questa sentenza risuona nelle parole del cardinale Becciu stesso, intervenuto con franchezza alla trasmissione “Cinque minuti” di Bruno Vespa su Rai 1. Esprime il suo sconcerto, sottolineando il peso non solo personale, ma anche sul suo nucleo familiare e sull’istituzione ecclesiastica che rappresenta.
Uno dei momenti salienti dell’intervista è emerso quando Becciu è stato chiesto se il Papa credesse nella sua innocenza. La risposta è stata una speranzosa affermazione di fede nella sua integrità, accompagnata dall’impegno a dimostrarla in tutti gli ambiti giuridici disponibili. È stato un appello alla sua innocenza, un grido al mondo che sottolinea la sua determinazione a combattere le accuse di cui è stato oggetto.
Parlando della controversa transazione che coinvolge il palazzo di Londra, Becciu ha sottolineato che tale pratica era radicata nella tradizione della Santa Sede, risalente addirittura al 1929 dopo i Patti Lateranensi. Ha inoltre specificato di non essere stato il responsabile dei dossier, bensì il supervisore dell’ufficio amministrativo. Questo ruolo multifunzionale, afferma, limitava la sua capacità di seguire ogni singolo aspetto delle questioni finanziarie, delegando tali responsabilità all’ufficio competente.
Nel corso dell’intervista, Becciu ha anche affrontato il tema dei fondi destinati a Cecilia Marogna, precedentemente dichiarati per l’operazione di liberazione di una suora rapita. Ha affermato di essere stato d‘accordo con il Papa sul finanziamento dell’operazione, specificando che quei fondi erano destinati esclusivamente a questo scopo. Se l’uso di tali risorse si è discostato dal proposito originale, il cardinale ha espresso la necessità che questo venga esaminato a fondo.
È importante sottolineare che questa condanna segna un precedente nella storia della Chiesa cattolica: Becciu è il primo cardinale ad essere condannato penalmente da un Tribunale vaticano composto da laici. Questo evento ha richiamato l’attenzione non solo dei fedeli, ma di tutti coloro interessati alla governance e alla trasparenza all’interno della Santa Sede.