Alla messa di mezzanotte l’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, aveva introdotto il tema dei sani rapporti con alcune domande: “Ci accorgiamo che siamo in una società individualista che genera individui soli? Ci rendiamo conto che diventiamo sempre più isolati gli uni dagli altri, persone, famiglie, gruppi, popoli, nazioni?“.
Nella messa di Natale del giorno, il cardinale ha messo, per così dire, i puntini sulle “i”, ed ha affrontato il tema della famiglia invitata alla stabilità dei rapporti, perchè grazie a questo equilibrio le nuove generazioni possono avere una personalità stabile e matura, e anche la società sarà sempre più affidabile.
Purtroppo la famiglia, ha continuato il cardinale dalla Cattedrale di San Lorenzo in Genova “è sotto l’attacco di una cultura che vuole destrutturare, liquefare i vincoli”. Una cultura che insinua l’insofferenza verso una “sequenza ordinata dei giorni e dei doveri qualcosa di insopportabile anziché la struttura portante e lieta dell’esistenza“.
I fedeli che lo ascoltavano hanno percepito la forza di chi combatte tale deriva camminando al loro fianco, perché nessuno è escluso dal rischio della destrutturazione e della liquefazione dei vincoli. “Dobbiamo opporci – ha insistito il porporato – a questa demolizione della famiglia così come Dio l’ha creata e come l’esperienza universale la conosce”.
Tornando poi a parlare del tema del giorno – il Natale del Signore -, il cardinale, in un altro passaggio della sua riflessione, ha ricordato che il giorno di Natale ci riporta alla nascita di Gesù, del Figlio di Dio, Signore della Storia. E’ vero che il mondo ultimamente tende a dare altri nomi e significati a questo giorno, per noi santissimo, lo riempie di parole atte a giustificare le luci, gli addobbi e la festa, ma la verità è sempre la stessa per noi cristiani: Gesù il Figlio di Dio s’incarna, viene in mezzo a noi. Una verità che noi continuiamo a proclamare fedeli a Dio al mondo.