USA: E’ accaduto in Texas quando Mark Oberholtzer si è visto reperire una valanga di minacce successivamente ad un’immagine jihadista dove un gruppo di miliziani usava un furgone sua vecchia proprietà con ancora le sue insegne attaccate. Lui si è dichiarato completamente estraneo a questo fatto, dicendo che non ha alcuna idea del perché il suo Ford F-250 sia finito in Siria.
Il tutto è iniziato lunedì mattina quando un messaggio di Twitter ha riportato un’immagine che mostra il pickup con un cannone antiaereo installato sul tetto del veicolo. La cosa che ha reso riconoscibile questo furgone come suo è stata la presenza dell’adesivo della sua attività “Mark 1 Plumbing”.
L’ex proprietario, ancora pressato da numerose minacce, ha dichiarato che il veicolo fu venduto alla concessionaria AutoNation Ford nel mese di ottobre 2013 e che aveva ordinato che prima della vendita le decalcomanie dovevano essere tutte rimosse.
Ovviamente cosa non fatta e denunciata da parte sua alla CBS dove il figlio ha aggiunto che una volta quel furgone veniva usato per tirare rimorchi ed oggi per promuovere il terrore, cosa che non avrebbe mai immaginato potesse accadere.
Un porta voce della concessionaria, che ricevette il furgone, ha dichiarato che questo è stato mandato all’asta e che probabilmente è stato scambiato più e più volte prima di arrivare in mano ai terroristi. Ovviamente la famiglia di Oberholtzer e lui stesso hanno emanato un comunicato dove mettevano in chiaro che la loro attività e loro stessi non sono in alcun modo in favore dei terroristi. Ora si trovano in una brutta situazione dove l’ignoranza di alcune persone sta mettendo a rischio la loro normalità.
Ha concluso, l’ex proprietario, che sono 32 anni che gestisce questa azienda e che teme per la sua famiglia e che l’idea di andarsene non è così remota se per evitare problemi, in quanto vogliono solo una vita tranquilla. Come non dargli torto.