Iacopo Melio positivo al Covid: "Non esco da casa da un anno e mi sono ammalato"

Iacopo Melio, giovane neo consigliere della regione Toscana, ha annunciato su Facebook di essere positivo al Covid, scrivendo un lungo post per invitare a riflettere su quanto il virus sia pericoloso.

Iacopo Melio positivo al Covid: "Non esco da casa da un anno e mi sono ammalato"

Iacopo Melio, neo consigliere della regione Toscana e Cavaliere dell’Ordine al Merito, il ragazzo delle battaglie dei diritti di tutti, non solo dei disabili, il promotore delle lotte per l’abbattimento delle barriere architettoniche, oltre che della onlus #Vorreiprendereiltreno, ha annunciato su Facebook di essere positivo al Covid. 

Iacopo ha comunicato di avere il Coronavirus sui social perr motivare l’inevitabile annullamento dei suoi impegni, invitando a riflettere su quanto il virus sia pericoloso, dato che lui, che non esce da casa da un anno, vivendo in una famiglia estremamente attenta e isolata, si è ammalato e questo significa che potrebbe capitare a chiunque. Il giovane attivista racconta di essersi svegliato venerdì con grosse difficoltà respiratorie, chiamando immediatamente il 118. In ospedale, dai controlli effettuati, compreso il tampone molecolare, risultato negativo, hanno deciso di rimandarlo a casa, credendo che i suoi fossero malanni generici.

La scoperta della positività al Covid

Nel frattempo il padre si è ammalato, risultando positivo il giorno dopo. Così Iacopo e sua madre hanno ripetuto il tampone, risultando, stavolta, positivi, a conferma della loro sintomatologia. Il giovane afferma di sentirsi tanto stanco e debole, con mal di testa, mal di gola, sinusite, sensazione di febbre ma soprattutto di avvertire una grande difficoltà respiratoria, nonostante non abbia molta tosse, invitando, chi crede, a pregare per la sua salute, o comunque ad inviargli energie positive.“Basta che mi pensiate un pò perchè non è facile, e lo sapete”, aggiunge, non rinunciando ad un messaggio ottimistico: “Passerà perchè deve passare…arriverà un anno migliore, sicuramente, per tutti”.

Proprio nei giorni scorsi, Melio, da sempre paladino dei diritti dei disabili, aveva scritto della paura di contrarre il Covid e delle mancate cure in caso di pandemia diffusa: “Potrebbero non curarmi. Oppure, per colpa mia, potrebbe morire il nonno di un mio amico o una mia amica, non lo so e non riesco a immaginarlo. Ciò che è certo, però, è che il protocollo diffuso dall’Iss, chiamato “Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili” scheda anche “quelli come me”, con gravi patologie. Le mette in classifica. Non più persone, ma cartelle cliniche da riordinare, tra quelli messi peggio e quelli un po’ meno peggio, che sono forse meglio di quelli “così-così”.

Continua a leggere su Fidelity News