Alla luce dei numerosi sbarchi clandestini al sud del nostro Paese capita di chiederci: che tipo di business criminale c’è sotto? Come fanno i migranti a pagare agli scafisti il biglietto di solo andata verso la speranza di un futuro migliore? Domande che ci siamo posti tutti almeno una volta. Ebbene, non è una novità il fatto che il viaggio dei disperati verso la Sicilia costi molto; un prezzo considerato piuttosto alto anche per un cittadino medio del cosiddetto “Primo Mondo”.
Il costo per questo tragitto varia dagli 800 ai 1000 dollari; un viaggio non certo piacevole, passando ore ammassati l’un l’altro, senz’acqua né cibo. Spendere così tanti soldi per stringersi su una barca, rischiare la vita e diventare clandestino in un Paese straniero non è cosa da tutti. Ma come fanno queste persone a potersi permettere una cifra tale? Le opzioni (non sempre legali) sono in realtà molte e, tra queste, vi è anche la vendita di organi ad organizzazioni criminali. L’Africa è diventato in pochi anni un Continente con un business in ascesa per quanto riguarda il traffico illegale di organi. Ma a chi li vendono? La risposta è: a Paesi “ricchi”. Questi organi arriverebbero in Giappone, Israele, Canada, Taiwan, Stati Uniti, Arabia Saudita e Paesi Europei, Italia compresa.
E’ l’Organizzazione Mondiale della Sanità a lanciare questo allarme, infatti, si stima che tra i trapianti di reni effettuati ogni anno, oltre il 10% di tali organi verrebbe procurato illegalmente da donatori del Terzo Mondo. Tutto ciò è sempre più possibile grazie anche ai progressi riguardanti i farmaci antirigetto: un organo estraneo ha quindi meno probabilità rispetto al passato di essere rifiutato dal corpo ospitante. Molti pazienti disperati con buone possibilità economiche non hanno quindi problemi a spostarsi direttamente in un Paese straniero per un trapianto illegale. Questi ricchi compratori sborserebbero cifre esorbitanti per avere un rene disponibile. Inoltre, più il donatore è giovane, più il prezzo da pagare è alto. Sembra che gli acquirenti paghino pressapoco 200mila dollari per un rene sano avuto da un donatore la cui età si aggira tra i venti e i trent’ anni. Le organizzazioni criminali guadagnerebbero così cifre enormi e, in cambio, ai disperati donatori “regalerebbero” così il tanto agognato viaggio verso l’Europa.