I genitori di Antonella donano i suoi organi: "Era una bambina generosa, avrebbe detto si, fatelo"

Purtroppo la piccola bambina palermitana Antonella Sicomero non ce l'ha fatta, è deceduta dopo essere rimasta soffocata da una sfida estrema su Tik Tok. I genitori, straziati dal dolore, hanno motivato la loro scelta di donare gli organi.

I genitori di Antonella donano i suoi organi: "Era una bambina generosa, avrebbe detto si, fatelo"

 Angelo Sicomero, ieri, cercava calore dentro al suo piumino verde, troppo leggero per il gelo nel cuore, dicendo “Mia figlia, la mia Antonella, che muore per un gioco estremo su Tik Tok? Come posso accettarlo? Spiegatemelo!”. Travolto da un dolore immenso, continuava a chiedersi perchè questo tragico destino fosse toccato proprio alla sua bellissima figlia.

I medici dell‘ospedale dei Bambini hanno operato per ore per espiantare gli organi della piccola, deceduta a Palermo per una grave asfissia da strangolamento nel corso di una prova estrema di soffocamento sulla piattaforma Tik Tok, tra le più seguite dagli adolescenti.

Parlano i genitori della piccola Antonella 

Ora a parlare sono i genitori della piccola deceduta a soli 10 anni, il papà , operaio, la mamma casalinga incinta del quarto figlio dopo tre femminucce. Vogliono motivare la scelta di donare gli organi della bambina, dicendo: “Abbiamo scelto di dire si alla donazione perchè nostra figlia avrebbe detto si, fatelo. Era una bambina generosa. E visto che non potevamo più averla con noi, abbiamo ritenuto giusto aiutare altri bambini”. 

Il trapianto del fegato, diviso a metà, salverà 2 bambini, così come i trapianti dei reni e del pancreas, mentre il cuore e i polmoni della bambina deceduta non sono stati ritenuti idonei. 

La tragedia consumatasi tra le mura domestiche

Una tragedia, quella della morte di Antonella, consumatasi in frazioni di secondo tra le mura domestiche. La piccola aveva detto ai suoi genitori che stava facendo la doccia e, quando è stata soccorsa in bagno, aveva la cinta dell’accappatoio attorno al collo e il cellulare che la riprendeva. E’ stata una delle sorelle minori della vittima a rivelare ai genitori del blackout challenge su Tik Tok.

Sul caso, ovviamente, indagano ora sia la procura ordinaria che quella minorile. Il portavoce di Tik Tok, dal canto suo, proprio ieri aveva comunicato di non aver riscontrato alcuna evidenza di contenuti che possano aver incoraggiato alla blackout challenge, ma ha assicurato di continuare a monitorare attentamente la piattaforma come parte del continuo impegno per mantenere la community al sicuro.

Ma il Garante per la protezione dei dati personali, successivamente, ha disposto nei confronti di Tik Tok ,il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata, con sicurezza, l’età anagrafica. Lo stop durerà fino al 15 febbraio. Il Garante ha deciso di intervenire in via d’urgenza, parallelamente all’inchiesta avviata dalla procura di Palermo che ipotizza, per il momento contro ignoti, il reato di istigazione al suicidio.

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