Luca Ghedina, fratello del campione di sci Kristian, il 9 gennaio scorso ha inseguito con la sua auto un branco di lupi, filmando con il suo smartphone la scena, quindi condividendo il tutto sui social. In seguito a questo episodio, il ragazzo è stato denunciato dall’Enpa, quindi condannato per la sua pratica.
L’Ente Nazionale Protezione Animali aveva iniziato la sua battaglia già i primi mesi del 2021. Il Tribunale di Belluno ha quindi recentemente emesso la decisione di condanna, in conseguenza delle azioni commesse dal Ghedini, ricostruibili ed attestabili anche dal video, divenuto virale, che pubblicò in rete.
Tramite l’avvocato Claudia Ricci, l’Enpa aveva presentato formale denuncia, ipotizzando il reato di maltrattamento di animali. Le parole di Ghedina dopo aver avvistato gli animali sono state inequivocabili: “Beccati, ora li scanno“. L’incontro con i 4 lupi è avvenuto a Passo Tre Croci, nell’incantevole cornice delle Dolomiti.
Il presidente dell’associazione a protezione e tutela degli animali ha dichiarato che la sentenza contro Ghedina ha una valenza molto importante. Perché proprio quei comportamenti sono da demonizzare. I lupi, forse non tutti lo sanno, sono delle specie protette e fanno parte dei beni indisponibili dello Stato.
Attenti quindi a maltrattarli. Come è stato accertato anche grazie alle sequenze del video postato da Ghedina, i 4 lupi sono stati costretti a percorrere un tragitto di qualche chilometro alla velocità di circa 50 chilometri orari. Un grande sforzo per loro, anche in considerazione del fatto che quello era un periodo particolarmente avverso per questi animali.
La reazione di Ghedina contro i lupi nasce da un precedente che l’uomo ha raccontato nel video. Sembra che proprio quei lupi gli avrebbero ucciso delle vacche. Una vendetta che gli è costata cara. Gli esperti consigliano in caso di un incontro così ravvicinato con un branco di lupi, di non inseguirli, ma di fermarsi con l’auto per qualche istante con i fari spenti.