Grillo, Cristina Pozzi parla dopo 40 anni: "Uccise la mia famiglia"

Il video-arringa di Beppe Grillo in favore del figlio Ciro ha suscitato l'indignazione di molti, tra i tanti anche quella di Cristina Pozzi, i cui genitori morirono in un'incidente stradale: alla guida c'era il padre del Movimento 5S.

Grillo, Cristina Pozzi parla dopo 40 anni: "Uccise la mia famiglia"

Il recente video pubblicato da Beppe Grillo in difesa del figlio Ciro (accusato di strupro di gruppo) non solo ha scosso l’opinione pubblica, ma ha anche suscitato indignazione e sdegno in Cristina Pozzi. La famiglia della donna morì in un tragico incidente automobilistico, dal quale solo il padre del Movimento 5S riuscì a salvarsi. 

Per la prima volta dopo quel tragico 21 dicembre del 1981, la signora Pozzi ha deciso di far conoscere la sua verità. Le sue dichiarazioni sono state raccolte in un’intervista rilasciata a “Il Giornale” in cui si legge: “La cattiveria del Grillo uomo… non mi fanno più paura” – per poi proseguire dicendo – “Beppe Grillo ha ucciso la mia famiglia“. 

Parole forti, che suscitano stupore e scalpore. Come raccontato da Cristina, il 21 dicembre del 1981 il padre, la madre ed il fratellino si trovavano a bordo di una Jeep Chevrolet di Grillo. Il comico era infatti un amico di famiglia ed era ospite a casa dell’amico d’infanzia Renzo Giberti e di Rossana Quartapelle a Limone Piemonte. 

Nel pomeriggio sembra che il comico avesse insistito per raggiungere i 3000 mt di quota con la sua nuova auto. Una macchina con cui il comico non aveva grande dimestichezza, considerato il fatto che era da poco arrivata dall’America. Quel pomeriggio durante il viaggio qualcosa andò storto. 

Grillo era alla guida e perse il controllo dell’auto. Fece appena in tempo ad aprire la portiera e gettarsi per terra prima che il veicolo precipitasse im un burrone. Nello schianto persero la vita Renzo Giberti, Rossana Quartapelle ed il figlio Francesco. Cristina invece si salvò solo perché era rimasta a casa. 

In seguito a questa vicenda Grillo fu processato e condannato ad un anno e due mesi di reclusione con sospensione della patente per altrettanto periodo. Pena che non fu mai scontata poiché incensurato. Di questa vicenda si conosce poco. Nonostante il passare degli anni, il dolore di Cristina è invece ancora molto presente, così come i suoi sensi di colpa. 

Di Grillo, Cristina dice: “Ogni volta che lo vedo in televisione…vedo un uomo – condannato dal tribunale per l’omicidio dei miei genitori – che non ha mai scontato un giorno di galera“. Poi la signora Pozzi ha proseguito, riaggacciandosi all’appello di Grillo di essere arrestato al posto del figlio Ciro, dicendo: “Bene, è ora che paghi la sua condanna“. 

Per la Pozzi prima o poi la vita presenta il conto e nessuno, neanche Grillo, può sfuggire alla propria coscienza.

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