Greta Spreafico, l’investigatore: "Aveva paura e temeva per la sua vita"

Ezio Denti, l'investigatore ingaggiato da Greta Spreafico, aveva ricevuto messaggi vocali in cui la donna appare terrorizzata. Eppure le indagini non avevano portato a nulla. Le incongruenze nel racconto di Andrea, l'ultimo ad averla vista

Greta Spreafico, l’investigatore: "Aveva paura e temeva per la sua vita"

Domani 9 Dicembre ad Erba, in provincia di Como, si terrà un concerto presso il teatro Excelsior dedicato a Greta Spreafico, una cantante rock svanita nel nulla lo scorso 4 Giugno. Sparisce lei e l’auto con cui viaggia, una Kia Picanto blu. La band con la quale si esibiva “Ama la musica, ama le donne” e gli amici lo hanno organizzato per mantenere desta l’attenzione sulla vicenda.

Abbiamo già raccontato su queste pagine la sua vicenda. Greta Spreafico è una 53enne, che vive ad Erba in provincia di Como. Sei mesi fa viene inghiottita nel nulla, dopo un viaggio a Porto Tolle in provincia di Rovigo. Di lei sono rimasti un cellulare lasciato sul tavolo della cucina , ritrovato dal fidanzato Gabriele. E la testimonianza di un suo amico, che racconta gli ultimi giorni trascorsi con Greta.Sono parecchi i punti oscuri della storia, tanto da indurre la procura veneta ad aprire un’inchiesta per sequestro di persona. È ormai assodato, che la donna fosse terrorizzata. Temeva per la sua vita tanto da ingaggiare, un paio di mesi prima di scomparire, l’investigatore privato Ezio Denti.

C’è qualcosa di grave che mi gira intorno e non ne ho la minima idea Quello che mi interessa è capire perché qualcuno voglia farmi del male” – questo è il messaggio vocale inviato a Denti insieme a delle email dalla Spreafico: “Forse ho pestato i piedi a qualcuno,voglio solo vivere. Sono terrorizzata a morte perché ho paura”. 

Denti racconta che i soggetti indicati da Greta, su cui ha indagato, non risultano essere pericolosi. Tanto da suggerirle di rivolgere le indagini investigative nell’ambito dell’azienda in cui la donna ha lavorato. È in corso un procedimento civile nei confronti della società, accusata di aver fatto inalare alla donna particelle di materiale ferroso. Un movente più concreto. Eppure Greta non sembra essere interessata a seguire quella pista: “Il motivo per cui l’ho cercata non è economico, è una persecuzione che continua da anni”.

Ma se il motivo non è economico, perché recarsi in Veneto per concludere la vendita della casa ereditata, viaggio di cui Denti non era a conoscenza? Allora chi l’ha perseguita? E perchè?

L’investigatore spiega di aver indagato anche sulla sua cliente, la vita della donna era assolutamente semplice senza coni d’ombra. Rivela dei particolari, piuttosto contrastanti rispetto alle dichiarazioni di Andrea Tosi, il giardiniere di Porto Tolle, con cui sembra aver trascorso le ultime ore di vita. Tosi racconta di una Greta estremamente turbata, tanto da guidare pericolosamente. Delle serate passate a bere birra. Ma l’investigatore dice che Greta Spreafico, malgrado i timori, era sorridente e lucida. Inoltre non beveva alcolici.

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