Green pass stampati per 5 euro: farmacista finisce nei guai

Il titolare di una farmacia in zona Valle dell'Aniene è stato denunciato per aver chiesto dei soldi ai propri clienti in cambio della stampa del green pass.

Green pass stampati per 5 euro: farmacista finisce nei guai

Chiedevano ai clienti 5 euro per scaricare il green pass dai terminali della loro farmacia. Per il titolare però è andata male, perché è stato denunciato per abuso d’ufficio. I fatti sono avvenuti in zona Valle dell’Aniene. Il sovrapprezzo non doveva essere richiesto in quanto la stampa della certificazione relativa all’avvenuta vaccinazione è infatti gratuita. 

I titolari della farmacia avevano quindi creato una sorta di tassa su quello che invece doveva essere un servizio gratuito. A fare questo servizio gratis, loro non ci pensavano proprio. Piuttosto hanno messo su una sorta di business parallelo facendo pagare la cifra di 5 euro a chi gli chiedeva il green pass. 

I carabienieri della stazione di Arsoli sono intervenuti in seguito alle segnalazioni pervenute da alcuni cittadini, clienti della farmacia in questione. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno trovato il titolare dell’esercizio commerciale in flagranza di reato. Un cliente infatti stava pagando la somma richiesta dal farmacista per la stampa del suo green pass. 

Una prestazione che, è bene ribadirlo, andava e va fatta gratuitamente. I clienti non devono pagare nessun tipo di addizionale o compenso extra per il servizio di assistenza messo a disposizione delle farmacie. A causa di questa grave violazione il titolare è stato anche segnalato all’Ordine dei farmacisti

Non è la prima volta che si registrano casi del genere. Nelle ultime settimane infatti si sono registrati altri casi di farmacie che si facevano pagare per stampare la certificazione. Tra gli ultimi si sono riscontrati casi anche a Firenze e Napoli. La decisione di coinvolgere le farmacie nella stampa del documento è stata presa proprio per andare incontro alle esigenze dei più anziani. 

Non tutti infatti possono autonomamente stampare il documento. Nelle ultime settimane a complicare la situazione è stato anche l’attacco hacker fatto al sistema di prenotazione dei vaccini nella regione Lazio. 

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