Green Pass obbligatorio dal 6 agosto: disdette in tutta Italia nei parchi divertimento

I clienti chiedono anche il risarcimento dei danni. Lo denuncia l'Associazione parchi permanenti italiani che fa sapere di come il provvedimento sia inattuabile in un tempo così ravvicinato. "Ripercussioni già evidenti e preoccupanti"

Green Pass obbligatorio dal 6 agosto: disdette in tutta Italia nei parchi divertimento

Dal prossimo 6 agosto per entrare in numerose attività, come bar, ristoranti, palestre e anche parchi divertimento sarà obbligatorio essere muniti del Green Pass vaccinale. Si tratta della certificazione messa a punto dal Governo, già in uso in tutta Europa, che consente di certificare l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19. Una misura di sicurezza in più per non dover nuovamenre chiudere tutto in caso di un aumento esponenziale dei contagi. 

In queste ore, però, l’Associazione parchi permanenti italiani ha lanciato un allarme, affermando che in tutta Italia, sia i parchi tematici che quelli di divertimento stanno subendo un boom di disdette proprio per le date successive al 5 agosto. I clienti chiedono anche il risarcimento dei danni. L’associazione, che aderisce a Federturismo Confindustria, ha espresso profonda sorpresa e rammarico in merito al provvedimento che impone l’obbligo di Green Pass per accedere ai parchi divertimento. Giuseppe Ira, presidente della stessa associazione e del parco Leolandia di Bergamo, afferma che l’idea del Green Pass è condivisibile nella teoria ma non attuabile nella pratica in un tempo così ravvicinato. 

Ira: “Ripercussioni già evidenti”

“Una decisione che ha ripercussioni purtroppo già evidenti e preoccupanti sulle aziende del nostro settore, a cui per l’ennesima volta è riservato un trattamento iniquo, se comparato con luoghi al chiuso come i centri commerciali” – questa è l’amara riflessione di Giuseppe Ira. L’uomo ha spiegato che per tutto questo periodo di emergenza sanitaria, le strutture dei parchi divertimento hanno rispettato rigorose misure di igiene e sicurezza

Il Green Pass, poi, secondo Ira, avrebbe un altro limite, ovvero quello che riguarda la sua applicazione al di sopra dei 12 anni di età. Molti parchi divertimento si rivolgono proprio alla fascia di età che comprende teenagers e ragazzi, che è quella tra le meno vaccinate in assoluto. “In Francia e in altri Paesi il pass è obbligatorio a partire da 18 anni e tanto in Gran Bretagna quanto in Germania i medici sconsigliano di vaccinare quella fascia di età” – così ha spiegato Ira. 

Secondo l’uomo è assurdo creare allarmismi prima di Ferragosto, in quanto questo è il periodo in cui si lavora di più. La decisione relativa all’utilizzo del Green Pass, insomma, rischia di mettere in ginocchio un intero settore, già gravato dalle altre restrizioni anti pandemia. “Nel decreto sostegni bis era previsto un fondo di 20 milioni per il settore, che sono stati inspiegabilmente assegnati alle Regioni, comprese quelle che non hanno parchi: già sono pochi soldi, in più sono stati mal gestiti, con il risultato che nessuno dei nostri associati ha ricevuto contributi”– questa è l’amara conclusione dell’Associazione parchi permanenti. 

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