Grave malore ad Apecchio: bambino di 10 anni arriva incosciente al pronto soccorso di Urbino

Un episodio drammatico si è verificato ad Apecchio, dove un bambino di soli 10 anni ha accusato un grave malore che ha richiesto un tempestivo intervento medico. Il piccolo, in stato di incoscienza, è stato trasportato con urgenza al pronto soccorso di Urbino

Grave malore ad Apecchio: bambino di 10 anni arriva incosciente al pronto soccorso di Urbino

 Un drammatico episodio si è consumato nel tardo pomeriggio di ieri, quando un bambino di appena 10 anni è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Urbino in codice rosso. Il piccolo, colpito da un improvviso malore ad Apecchio, è stato protagonista di una corsa disperata contro il tempo, resa possibile dall’abnegazione e dalla sinergia della rete di emergenza sanitaria.

Un viaggio in condizioni critiche

Tutto è iniziato con una chiamata al pronto soccorso, che ha fatto scattare l’intervento di un’ambulanza con soli volontari a bordo. La situazione critica ha richiesto un rapido cambio di mezzi a Piobbico, dove il bambino è stato trasferito su un’ambulanza con medico a bordo, proveniente da Urbania. Questo scambio, un vero e proprio “pit-stop” in strada, è stato fondamentale: il medico a bordo ha potuto stabilizzare le condizioni del piccolo e comunicare con l’equipe dell’ospedale di Urbino, pre-allertata e pronta ad agire.

Il pronto soccorso già in crisi, ma reattivo

Erano passate da poco le 19 quando l’ambulanza è giunta al Santa Maria della Misericordia, dove un pronto soccorso affollato da utenti in attesa è riuscito, grazie alla tempestività e alla preparazione dello staff, a evitare il peggio. Un team composto da un rianimatore, un cardiologo e un pediatra si era già organizzato per accogliere il paziente. Dopo un primo intervento immediato, le condizioni del bambino sono migliorate, regalando un momento di sollievo ai genitori che lo avevano accompagnato durante l’intera drammatica vicenda.

Un sistema sanitario sotto pressione

Questo episodio mette in luce, ancora una volta, le difficoltà che affliggono il sistema sanitario nell’entroterra marchigiano. La scarsità di risorse è evidente: l’ambulanza di Urbania era l’unica disponibile con un medico a bordo in tutto l’entroterra pesarese, da Urbino a Urbania stessa. La carenza di personale medico si riflette anche nelle difficili condizioni operative dei pronto soccorso, come quello di Urbino, dove due soli medici devono far fronte a un flusso continuo di emergenze, aggravato dall’influenza stagionale.

La professionalità che fa la differenza

Nonostante queste criticità, la dedizione di volontari e professionisti è stata determinante per il lieto fine della vicenda. «È un sistema che si regge sulla buona volontà e sull’impegno di chi vi lavora, ma che richiede interventi urgenti e strutturali per garantire la sicurezza e l’efficacia degli interventi», hanno dichiarato alcuni operatori sanitari. Questo caso rappresenta un chiaro esempio di quanto la sanità debba essere rafforzata, non solo con risorse umane adeguate, ma anche con mezzi e strutture capaci di fronteggiare le emergenze in modo più fluido e sicuro.

Continua a leggere su Fidelity News