Golpe in Burkina Faso: tra il caos anche 200 italiani

In Burkina Faso è in corso una violenta rivolta popolare; il motivo sarebbe l'esasperazione della gente contro l'attuale Presidente che, in carica da più di vent'anni, potrebbe prolungare il suo mandato. Nel Paese sono inoltre presenti circa 200 italiani

Golpe in Burkina Faso: tra il caos anche 200 italiani

Nel corso di questi giorni in Burkina Faso si stanno verificando gravi disordini che hanno portato ad un vero e proprio golpe contro il governo centrale. Il bersaglio di questa violenta protesta è l’attuale presidente del Paese, Blaise Compaoré, in carica da ben 27 anni. Grazie ad un nuovo progetto di riforma costituzionale, Compaoré potrebbe addirittura prolungare ulteriormente il suo mandato. I cittadini però non ci stanno, e la loro esasperazione ha dato luogo alla rivolta popolare in questione che, secondo fonti, avrebbe già causato una trentina di morti e almeno cento feriti. Il 30 ottobre, una folla inferocita è arrivata al punto di dare fuoco al Parlamento e sono state prese sotto assalto anche la sede del municipio, della tv nazionale e quella del partito al potere. Data la gravità di questa ribellione popolare, alla quale hanno aderito anche molti militari, le autorità si sono trovate costrette a chiudere l’aeroporto di Ouagadougou, Capitale del Burkina Faso e ad imporre un coprifuoco su tutto il territorio dalle 19 alle 6 per preservare la sicurezza delle persone.

Radio24 si è messa in contatto con Alfonso Di Riso, l’ambasciatore italiano in Costa d’Avorio con sede diplomatica sul Burkina Faso, il quale afferma che attualmente sarebbero presenti nel Paese circa 200 italiani. Gran parte di loro sono iscritti all’Aire, ovvero l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, mentre un centinaio costituirebbero presenze temporanee sul territorio. L’ambasciatore ha quindi dichiarato: “Siamo costantemente in contatto da qualche giorno con in nostri connazionali per segnalare i rischi di questo momento anche con sms e email che danno suggerimenti e consigli per gli spostamenti nel Paese, e abbiamo vivamente consigliato di non muoversi da casa“. L’Unione Europea si sta intanto già facendo sentire, e ha recentemente chiesto che venga attuato un “dialogo costruttivo” evitando il più possibile il ricorso alla violenza.

Intanto il presidente Blaise Compaoré sarebbe momentaneamente nascosto in attesa che si calmino le acque e fa sapere tramite Twitter che nonostante i disordini in corso non ha intenzione di dimettersi, ma anzi ha espresso la volontà di prolungare il suo mandato. Compaoré, ricordiamo, è salito a sua volta al potere grazie ad un colpo di stato: nel 1987, egli stesso uccise il suo predecessore Sankara, giustificando l’accaduto come un “errore” e da allora fu continuamente rieletto, tanto da mantenere la presidenza fino al giorno d’oggi.

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