Gli ritirano la patente perchè gay. La Cassazione: “E’ omofobia, va risarcito”

Ritirano la patente ad un ragazzo perchè dichiaratamente gay. La Cassazione lo ritiene un atto di omofobia e dispone un maxi risarcimento, che dovrà essere quantificato quando prima

Gli ritirano la patente perchè gay. La Cassazione: “E’ omofobia, va risarcito”

La patente di un 20enne viene sospesa perché gay. La Cassazione ritiene il fatto pure omofobia e dispone un risarcimento.

È di poche ore fa la decisione della Cassazione di disporre un maxi risarcimento per un ragazzo a cui qualche anno fa è stata ritirata la patente dopo essersi dichiarato apertamente gay. Secondo la Cassazione si è trattato di un “vero e proprio comportamento omofobico” e “intollerabilmente reiterato” dalla pubblica amministrazione.

In passato il Ministero dei Trasporti e della Difesa erano stati condannati al pagamento di 20mila euro di risarcimenti, ma secondo la Cassazione non bastano per l’umiliazione subito dal giovane siciliano protagonista di questa vicenda.

Il fatto accade nel 2001, quando l’allora ventenne, si sottopone alla visita medica di leva ad Augusta e si dichiaratamente gay. Qualche settimana dopi quella dichiarazione al giovane viene notificata dalla Motorizzazione civile di Catania la necessita di revisione della sua patente di guida in quanto si richiedeva una nuova visita medica di idoneità.

Il giovane già allora si rivolse al tribunale, chiedendo un maxi risarcimento di 500mila euro. Il giudice aveva accolto al sua richiesta ma aveva fissato il risarcimento a 100miauro. Negli appelli successivi la somma era scesa fino a 20mila euro.

Adesso però la Cassazione sovverte ogni decisione precedente e rimprovera con il suo stesso verdetto la decisione presa in appello. “Nonostante il malaccorto tentativo della Corte territoriale di edulcorare la gravità del fatto, riconducendola ad aspetto endo-amministrativi, è innegabile che la parte lesa sia stata vittima di un vero e proprio (oltre che reiterato) comportamento di omofobia” scrive la Cassazione. Proprio per questo la Suprema Corte ha stabilito che il giovane abbia diritto ad un maxi risarcimento per quella patente ritirata per semplici motivi personali, senza reali motivazioni riconducibili alla condotta stradale o ad eventuali trasgressioni al codice della strada. Bisognerà adesso quantificare il torto subito dall’uomo.

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