Gli italiani al tempo del Covid: tra terrapiattisti, negazionisti della pandemia e povertà

La situazione viene fotografata dal Censis. Dal rapporto si evince che il 20% degli italiani crede che il 5G sia uno strumento atto a controllare la popolazione, mentre per il 5,9% il Covid-19 non esiste. Il 40,3% si sente insicuro in materia di salute.

Gli italiani al tempo del Covid: tra terrapiattisti, negazionisti della pandemia e povertà

Come è cambiata l’Italia al tempo della pandemia? La risposta a questa domanda la dà il nuovo rapporto del Censis, che fotografa la situazione degli italiani in questo periodo di pandemia. Troviamo, a sorpresa, un Paese che crede molto nei complotti e che non si fida ciecamente della sanità pubblica. Basti pensare che il 5% degli italiani crede che la rete 5G sia in realtà uno strumento atto a controllare le persone, mentre per il 5,9% il Covid-19 praticamente non esiste. 

In questa fascia, che conta 3 milioni di persone, troviamo i tantissimi No-Vax che credono inutili i vaccini. Per il 10,9%  degli italiani la vaccinazione contro il Sars-CoV-2 non serve a nulla. L’indagine del Censis fa emergere anche preoccupanti fenomeni tra i più giovani, che in questo periodo di pandemia e restrizioni alla vita sociale hanno mostrato effetti collaterali non indiferrenti. Tra gli studenti sono sempre più diffuse forme di depressione e disagio esistenziale.

Il rapporto Censis

“Giunto alla 55ª edizione, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase di transizione che stiamo attraversando” – così si legge sul sito del Censis. Il rapporto è suddiviso in quattro parti, la prima che mette in luce le considerazioni generali sugli argomenti trattati, la seconda analizza come è cambiata la società italiana al 2021, mentre la terza e la quarta presentano le analisi dei vari fenomeni presi in esame. 

Il rapporto sottolinea come la società italiana in questo ultimo periodo abbia affrontato dei processi di crisi ed emergenze che si sono intrecciate di continuo. Per il Censis si dovrebbe mette a punto “un cronoprogramma serio di riforme strutturali e dell’intervento pubblico con scelte coraggiose”.

Inoltre dal rapporto è emerso come il 40,3% si senta insicuro in materia di sanità pubblica. Cresce anche la poverà con la pandemia, che tocca livelli molto alti al Nord, così come anche al Sud, dove in questo periodo pandemico è cresciuta del 93,8%. Sono quindi moltissime le persone che vivono in uno stato di indigenza e che devono essere aiutate con ogni mezzo.

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