Aveva da poco festeggiato una delle soddisfazioni più grandi della sua carriera sportiva e professionale. Giuseppe Livrieri, originario di Altamura e residente a Biandrate (in provincia di Novara), era riuscito a conciliare due grandi vocazioni: quella per l’uniforme e quella per il calcio.
Carabiniere e attaccante del River Sesia, squadra dilettantistica piemontese, aveva appena contribuito con determinazione alla promozione del club in Prima Categoria. Ma la notte tra il 28 e il 29 maggio, un improvviso malore lo ha portato via all’età di 29 anni. Livrieri era stimato non solo dai suoi compagni di squadra, ma anche nell’ambito lavorativo, dove prestava servizio con dedizione presso la stazione dei Carabinieri di Biandrate.
Dopo essersi trasferito al Nord per motivi professionali, aveva saputo creare nuove amicizie, mantenendo sempre forte il legame con la sua terra d’origine. In pochi anni era diventato un punto di riferimento per colleghi, amici e sportivi. La notizia della sua scomparsa ha suscitato profonda commozione tanto in Piemonte quanto nella sua città natale, Altamura.
Il Comune pugliese ha infatti voluto manifestare pubblicamente la propria vicinanza alla famiglia di Giuseppe, pubblicando un messaggio ufficiale sulla pagina social istituzionale, dove si legge: “L’amministrazione comunale esprime il suo cordoglio per il giovane Giuseppe Livrieri. Alla sua famiglia e ai suoi cari giunga la vicinanza e l’affetto del sindaco, della giunta, del presidente e di tutto il Consiglio comunale, oltre che dell’intera comunità altamurana”.
Toccanti anche le parole del River Sesia, squadra con cui Livrieri aveva appena celebrato la promozione: “Ciao Beppe, non abbiamo più lacrime, per la prima volta un tuo scherzo non ci è piaciuto. Per sempre con noi nei nostri cuori”, recita il messaggio pubblicato su Instagram.
Testimonianze che confermano quanto Giuseppe fosse apprezzato non solo per il suo talento in campo, ma soprattutto per la sua umanità, la simpatia e la capacità di creare legami sinceri. Numerosi i messaggi di affetto anche da parte di colleghi e conoscenti che lo ricordano come una persona sorridente, generosa e profondamente rispettosa del prossimo. La sua figura resterà per molti un esempio di equilibrio tra disciplina, passione sportiva e valori autentici. In un momento così delicato, tutta la comunità si stringe attorno alla famiglia Livrieri, ricordando Giuseppe non solo per quello che ha fatto, ma per ciò che ha rappresentato: un giovane uomo che con umiltà e determinazione ha lasciato un’impronta nel cuore di chi lo ha conosciuto.