Il giudice da obbligo di dimora in stazione per una clochard

Le Fs vogliono chiudere di notte lo scalo di Trastevere di Roma. Il tribunale impone ad una clochard di dimorare nell'androne, ma così impedisce la sicurezza dello scalo. La donna per legge risulta domiciliata nell'androne

Il giudice da obbligo di dimora in stazione per una clochard

Un atto ufficiale emanato dalla burocrazia ha deciso che una senzatetto ha l’obbligo di dimora presso l’atrio che sta davanti alla biglietteria della stazione di Trastevere di Roma. In questo modo le Ferrovie dello Stato non possono chiudere gli ingressi di notte, poiché la senzatetto in questione prende dimora in questo luogo dalle 21 alle 7 della mattina seguente. La protagonista della vicenda è Laura, una senzatetto che dorme in questo androne perché non ha dove andare, e adesso, aiutata anche dalle istituzioni, ha il diritto di pernottare all’interno della stazione senza paura che qualcuno la costringa ad andarsene.

Laura, è conosciuta da tutti allo scalo di Trastevere: la donna infatti da circa due anni ha intrapreso questa vita insiema al suo compagno Bruno e dormono entrambi su un paio di coperte sporche e sudice in un angolo dell’atrio. I due clochard stanno tutti i giorni lì, ad elemosinare, ma spesso si picchiano anche, dando vita a scene surreali, ma rimangono invisibili agli occhi dei numerosi passeggeri che ogni giorno transitano lo scalo.

Il provvedimento emesso nei confronti di Laura ha inizio il 19 maggio scorso, quando  il Tribunale di Roma, e per la precisione la “sezione per le applicazioni delle misure di prevenzione per la sicurezza e pubblica moralità”, decide di sottoporre Laura, 38 anni, alla sorveglianza speciale da parte della pubblica sicurezza. La donna infatti è stata segnalata per alcuni furti e qualcuno ha anche affermato di averla vista mentre stava cercando di sfilare la pistola a un finanziere. Dalla testimonianza di un addetto alle pulizie, è emerso però, come egli stesso dice, che Laura non è cattiva, e non dà nemmeno fastidio ai passeggeri. Così il 24 settembre i Carabinieri del Comando di Porta Portese si sono presentati alla donna e le hanno notificato l’atto che imponeva di ratificare un domicilio dove poteva rendersi reperibile ogni notte. E qual è il domicilio? Ma ovviamente la stazione di Trastevere, luogo di dimora della clochard, ritenuto tale anche da chi le ha notificato l’atto. L’incredulità di certi eventi lasciano senza parole, ma fatto sta che accadono e nulla è possibile per evitarli.

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