Giudice impone all’Asl le spese per un farmaco costoso

Benevento, un paziente affetto di tumore ha interpellato il Tribunale per richiedere gratuitamente un farmaco da 6 mila euro a confezione. Il giudice accoglie la richiesta e impone all'Asl di addebitare le spese a carico dello Stato

Giudice impone all’Asl le spese per un farmaco costoso

Se un malato non può permettersi di sostenere le spese per effettuare le terapie anticancro, un provvedimento del giudice prevede che sia l’Asl a prendersi carico delle spese per conto dello Stato. A stabilirlo è stato il Tribunale di Benevento che ha obbligato l’Asl a consegnare un farmaco appartenente alla fascia C al paziente, poiché la persona in questione era malato di tumore e non poteva permettersi di comprarlo. La fascia C è quella fascia a cui fanno riferimento i farmaci che si devono comprare, e quindi non sono prescrivibili a carico della mutua.

Ad emanare il provvedimento è stata la giudice Marina Campidoglio. La giudice ha valutato la situazione attentamente e ha preso questa decisione basandosi sull’articolo 32 della Costituzione, che dice di salvaguardare la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti“. La vicenda è scaturita dalla denuncia del paziente che non poteva comprare il farmaco e così si era rivolto al Tribunale; il prezzo del farmaco non era una spesa irrisoria, ma ha infatti un costo molto elevato, circa seimila euro a confezione. La confezione inoltre provvede a fare una cura di un mese, quindi ogni mese quel paziente avrebbe dovuto sborsare seimila euro.

Una cifra troppo alta per un paziente che riesce a sbarcare a malapena il lunario e che sarebbe difficile da sostenere anche per famiglie non indigenti. L’avvocato che si è occupato della vicenda, Paola Porcelli, e che ha sostenuto la causa del paziente, ha dichiarato: “Il farmaco viene assunto dal paziente dopo che sono ultimate tutte le sedute della chemioterapia”. La prossima udienza, che decreterà la decisione presa dalla giudice, si terrà il 14 novembre, e da allora il paziente potrà ricevere il farmaco senza alcuna spesa.

Una decisione giusta, avanzata per la tutela della salute dei pazienti e riconosciuta una volta tanto anche dalla legge. In effetti, è impensabile che una famiglia possa sostenere il carico di una cifra così elevata da spendere per un farmaco, e lo Stato dovrebbe renderla disponibile alla maggior parte dei pazienti che, quando affetti da malattie incurabili, spesso devono anche interrompere il lavoro per sostenere i cicli di chemioterapia.

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