Dopo mesi di proteste e battaglie arriva una prima vittoria per i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio. Il Tribunale del lavoro di Firenze ha infatti revocato i licenziamenti collettivi di tutti i dipendenti dell’azienda, controllata dal fondo britannico Melrose e che si occupava di componentistica auto.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso 9 luglio, quando senza alcun preavviso i dipendenti furono messi in ferie forzate per un giorno e ricevettero il giorno successivo la notizia del licenziamento collettivo e della chiusura dell’azienda tramite email. Questo, secondo quanto stabilito dal tribunale, affinché lo stabilimento fosse già chiuso quando è partito l’annuncio al sindacato ed ai lavoratori.
Ben 422 le persone lasciate a casa senza che l’azienda avesse mai minimamente accennato ad eventuali ridimensionamenti o chiusure. Adesso il giudice Anita Maria Brigida Davia ha dato ragione al ricorso dei lavoratori, decretando che la Gkn “ha violato gli obblighi di informazione a suo carico nei confronti dei sindacati“.
Nelle settimane successive al licenziamento, l’azienda ha dimostrato un atteggiamento ostile e non disposto al dialogo, non presentandosi ai vari tavoli di discussione con sindacati e politici locali e nazionali per risolvere diversamente la questione senza far perdere il posto di lavoro a centinaia di persone. Adesso la Gkn dovrà anche pagare al sindacato le spese processuali, 9.300 euro più iva.
Giuseppe Conte ha commentato su Facebook: “Solo pochi giorni fa insieme alla viceministra Alessandra Todde siamo stati alla Gkn per parlare con i lavoratori. La sentenza di oggi che revoca i licenziamenti collettivi sancisce che i diritti dei lavoratori non vanno calpestati“. Nel frattempo è stato convocato per oggi a Mise un nuovo tavolo di discussione tra l’azienda ed i sindacati,
L’azienda ha annunciato che parteciperà al tavolo e che, come imposto dal tribunale, ritirerà il licenziamento collettivo, ma si riserva il diritto di fare ricorso. “Procediamo all’immediata esecuzione del provvedimento, revocando la suddetta procedura (senza che ciò possa considerarsi acquiescenza e con ogni più ampia riserva di impugnazione)“, ha scritto l’ad di Gkn Driveline.