Giubileo a Roma: quei cartelli turistici che destano scalpore

A Roma l'affare Giubileo sta costando caro ultimo e non ultimo il caos pervenuto a causa di quei cartelli turistici, ingombranti che infastidiscono i cittadini nelle principali attrazioni turistiche.

Giubileo a Roma: quei cartelli turistici che destano scalpore

Deturpano il Pantheon, e le principali attrazioni turistiche come il Colosseo, i cittadini romani sono indignati per l’ultima trovata della giunta capitolina, sono spuntati infatti per tutta la capitale, accanto ai principali monumenti,  dei fastidisiosi cartelli ingombranti, sui marciapiedi, che deturpano il paesaggio, ce n’è uno fastidioso a Piazza Navona in particolare.

Il problema principale è che debbono essere approvati da una specifica conferenza dei servizi, non si capisce se la società Giubileo li abbia approvati o la Soprintendenza, fatto sta che è diventato un caso, su instagram e twitter video dei cittadini che ne chiedono la rimozione, a Piazza Bainsizza segnala un cittadino c’è un misterioso Monte Sabotino….

In alcuni casi come al Pantheon rovinava l’estetica del monumento così come a Piazza Navona , ed è stato rimosso, non solo molti indicano letteralmente vie sbagliate, rossi moderni ingombranti, totalmente inadatti alla città di Roma, insomma non piacciono proprio a nessuno, sul sito we are roma si spiegano le principali agitazioni.

Queste paline vengono acquistate grazie a un finanziamento di 5 milioni di euro destinati alla segnaletica, eppure per il Giubileo sono state fatte di opere migliori, come la creazione di pensiline Eterna Hi tech posizionate in tutta la città, per poter fruire degli autobus, opere strutturali capillari in tutta la città che portano benefici a turisti e cittadini eppure questa volta come si dice a Roma hanno toppato.

D’altronde non siamo a Londra o Parigi, Roma rimane una città storica a cielo aperto, un museo, e certe opere infastidiscono e basta come l’ultima campagna pubblicitaria avvenuta a Roma che ha destato non poco scalpore, una nota azienda di Fast food infatti ha pubblicizzato attraverso un finto mosaico romano nella bellissima cornice di Galleria Alberto Sordi, un operazione di marketing strategico.

Insomma queste operazioni da noi non funzionano, l’Italia va preservata per la sua bellezza architettonica e dei beni culturali non solo per il turismo o per una campagna giubilare, d’altronde la capitale va valorizzata nei suoi punti nevralgici e noi ci auguriamo che la giunta abbia capito le intenzioni dei cittadini.

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