Giro del mondo a vela senza scalo: tornano indietro i due pugliesi partiti a settembre

L'avventura per Carmine e Vincenzo Vetrugno, di Veglie (Lecce) finirà nei prossimi giorni quando faranno ritorno in Italia a causa di alcuni problemi sorti durante la navigazione. Hanno scelto di tornare indietro a 300 miglia dalla isole Canarie.

Giro del mondo a vela senza scalo: tornano indietro i due pugliesi partiti a settembre

Erano partiti lo scorso settembre per fare un giro del mondo in barca a vela senza scalo, ma la loro avventura si è dovuta fermare a 300 miglia dalle isole Canarie. Carmine e Vincenzo Vetrugno, originari di Veglie, paese in provincia di Lecce, hanno dovuto dire addio al loro sogno di circumnavigare il globo a bordo del loro catamarano “Double Trouble”. Purtroppo come hanno spiegato nella mattinata del 14 ottobre sono sorti dei problemi durante la navigazione. 

Problemi che non consentirebbero ai due di poter proseguire in maniera tranquilla la navigazione. E per questo l’amara decisione, dopo averne parlato, di invertire la rotta prima di prendere il pieno oceano Atlantico. Da pochissimo i due avevano superato lo stretto di Gibilterra e si stavano appunto dirigendo verso le isole Canarie. Il loro progetto era stato anche sostenuto dall’Università del Salento e durante il loro giro del mond Carmine e Vincenzo avrebbero dovuto raccogliere campioni di plankton e neuston e dati chimico-fisici delle acque e dell’atmosfera che sarebbero stato poi analizzati dai biologi marini. L’iniziativa ha goduto del patrocinio della Provincia di Lecce e del Comune di Veglie.

Tornano indietro i due velisti

Come detto i due velisti però hanno deciso adesso di invertire la rotta e tornare a casa. Lo hanno spiegato loro stessi con un lungo post su Facebook, affermando che non ci siano le condizioni personali e tecniche per poter proseguire il viaggio. “CORAGGIONe abbiamo sentito parlare tanto prima della partenza: “…che coraggio che avete…”, “…quanto coraggio…”.Si ce ne vuole di coraggio! soprattutto nel prendere quella decisione di TORNARE INDIETRO” – con queste testuali parole di apre il messaggio dei due velisti. 

“Credeteci non è semplice! Più che per le aspettative altrui, per le nostre. Tantissimo sforzo profuso per preparare tutto e poi arrivare a 300 miglia dalle Canarie e tornare indietro. Ci dispiace deludere molti di voi, i quali credevano nel nostro viaggio. Siamo profondamente amareggiati e nell’intimo grondanti di lacrime. E’ giusto che vi accenni anche le motivazioni:la prima è di carattere personale ed implica il mio stato di salute (Carmine). Sostanzialmente sto bene, per ora, ma una volta tornato a casa dovrò ricontrollare qualcosa che sembrava avesse smesso di rompere(non pensate a roba incurabile o chissà quale male, solo un qualcosa che alla lunga può dare stanchezza e affaticamento a seguito di perdita di sangue continua e che pare non voglia smettere)” – così continua il post pubblicato sui social.

I due spiegano poi che il secondo inconveniente è di natura tecnica e riguarda “le derive del catamarano, in particolare una, che sembra come se abbia perso la boccola e sbatte incessantemente nella cassa ed è praticamente inutilizzabile” – questa l’informazione che i due danno alla popolazione. Entro la giornata di domenica 15 ottobre i due sperano di poter passare nuovamente lo Stretto di Gibilterra e rientrare nel Mediterraneo, anche per evitare una perturbazione in zona che potrebbe dare problemi. Nel frattempo la popolazione di Veglie plaude i propri eroi, che sicuramente una volta tornati in patria racconteranno meglio la loro avventura ai loro concittadini e alla stampa. 

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