Sono sempre di più i giovanissimi iperconnessi a internet. Utilizzano i principali social network, sebbene Facebook faccia ormai parte del passato, si fa strada TikTok in primis, seguito da Twitch – piattaforma di gioco digitale – e Discord; considerano internet un alleato, un amico, privati ormai delle uscite con gli amici, della scuola, dello sport, e trovano la rete come unica valvola di sfogo.
C’è il rischio che la presenza fissa online provochi episodi di cyberbullismo e, nel caso delle ragazze, di revenge porn. Non vengono controllati minimamente dai genitori, che non sanno su quali siti hanno accesso, principalmente vanno su internet per reperire informazioni, allontanandosi dai libri (usati per l’1%) e cercano su Google, Wikipedia e YouTube.
Secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio scientifico della no-profit Social warning – Movimento Etico Digitale, fondata dal 25enne Davide Dal Maso, è emerso che il 22% degli adolescenti è connesso 24 ore su 24, si tratta perlopiù di giovanissimi tra i 12 e i 16 anni. Un dato impressionante che rischia di generare patologie da dipendenza.
Il 74% di questi ragazzi che condivide foto o video personali su Instagram, Facebook, TikTok e altre piattaforme (lo fa il 61% della totalità), alla fine prova del rimorso nell’averlo fatto. Social Warning – Movimento Etico Digitale racconta come il covid abbia stravolto le vite dei minorenni.
Nel 2021, infatti, spopolano Instagram tra i giovanissimi, e Whatsapp, commenta Dal Maso, considerato da Forbes tra gli under 30 italiani più influenti nel settore Education: I ragazzi trovano nella rete le risposte che cercano, di certo è un campanello d’allarme perchè i social network nascondono molte insidie; vedi i fenomeni delle sfide social, sempre più estreme su Tik Tok, il maggior fruitore da parte dei giovani perchè più interattivo, che propone anche messaggi negativi, e spesso i ragazzi vengono plagiati da questi social network senza che nemmeno se ne accorgano.