Vercelli – Un ragazzo di 26 anni si è tolto la vita perché non sopportava più di essere preso in giro da alcuni bulli che avevano postato sul web filmati e foto di scherzi fatti anche sul posto di lavoro. Il giovane, Andrea Natali, aveva appena 26 anni e ha deciso così di mettere fine alla sua vita non trovando altra soluzione che di impiccarsi nella sua stanza da letto.
I genitori adesso chiedono giustizia e vogliono sapere chi è stato a prendere in giro Andrea a tal punto da farlo cadere in depressione e di non voler nemmeno più uscire di casa. Il giovane abitava con la famiglia a Borgo d’Ale, un paese in provincia di Vercelli, ma pare sia stato spinto dai bulli a compiere questo gesto estremo.
Il papà di Andrea, in preda alla più totale disperazione, ha urlato durante un’intervista nel Corriere della Sera: “Me l’avete ucciso, avete ucciso voi il mio Andrea…!”. Dalle prime indagini pare che il giovane non riuscisse a sopportare le ingiustizie che i bulli facevano nei suoi confronti e per mettere fine a tutto aveva denunciato la vicenda alla polizia. Ma nulla era cambiato e gli scherzi erano continuati fino a diventare insopportabili, tanto che il giovane ha deciso di farla finita.
Il padre ha anche detto: “La polizia non ha avuto il coraggio di farmi vedere tutto. So solo che più volte mio figlio è stato gettato nel bidone dell’immondizia, fotografato e filmato. Ci sono anche cose più pesanti ma non mi sono state riferite e io non ho avuto il coraggio di guardarle sul computer”. Il ragazzo lavorava presso una carrozzeria che aveva sede nel suo paese, a Borgo d’Ale. I genitori chiedono con forza giustizia e fanno appello per scoprire i responsabili che hanno ucciso loro il figlio, ma anche per evitare che altri ragazzi rimangano vittima del bullismo.