La Procura di Chieti ha avviato un’indagine sulla morte di Noemi De Cicco, 23enne affetta da una grave disabilità, dopo la denuncia presentata dal padre, Giancarlo. La giovane è stata trovata priva di vita nel letto della sua abitazione dai familiari nei giorni scorsi. La denuncia del genitore ha portato al blocco dei funerali, inizialmente previsti per ieri, e alla disposizione di un’autopsia come atto dovuto per chiarire le cause del decesso.
La salma è stata trasferita dall’abitazione all’obitorio dell’ospedale di Chieti, dove si attende l’incarico ufficiale a un medico legale da parte della Procura per gli accertamenti. Solo dopo questi passaggi, la salma sarà restituita alla famiglia per consentire lo svolgimento delle esequie, la cui data sarà fissata successivamente.
Noemi era una ragazza che necessitava di cure costanti a causa della sua delicata condizione di salute. Secondo quanto riportato, il padre ha sporto denuncia ipotizzando un caso di malasanità, puntando l’attenzione su eventuali negligenze da parte di chi era incaricato di assistere la giovane. Gli inquirenti, coordinati dai magistrati della Procura, hanno affidato il caso ai carabinieri della compagnia di Ortona, che stanno conducendo i primi accertamenti per verificare se vi siano responsabilità di terzi.
Al momento, l’indagine si trova nelle fasi iniziali e non si esclude una rapida archiviazione qualora non emergano elementi di responsabilità. Tuttavia, l’autopsia rappresenta un passaggio fondamentale per chiarire le circostanze dell’evento. La scomparsa di Noemi ha suscitato profonda commozione nella comunità ortonese, in particolare nella zona di via Roma, dove la famiglia era molto conosciuta. In tanti si sono stretti attorno ai De Cicco, condividendo il dolore per la perdita della giovane.
Noemi era una ragazza speciale, nonostante le difficoltà che la vita le aveva imposto. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile», hanno raccontato alcuni vicini. La vicenda riaccende il dibattito sulle risorse e sull’assistenza garantita a chi vive con gravi disabilità, temi su cui la famiglia di Noemi chiede giustizia e chiarezza.