Nuovo caso di bodyshaming stavolta ai danni di una giovane ragazza di 24 anni di Crotone. Il proprietario del negozio dove stava effettuando un periodo di prova ha sottolineato l’incompatibilità del suo sovrappeso con l’attività di commessa. A causa di ciò, la giovane ha preferito rinunciare alla sua attività.
La notizia è stata riportata per prima dalla testata giornalistica Il Crotonese, dove si apprendono altri dettagli sulla vicenda. La 24enne aveva già avuto altre esperienze professionali ed era forte anche di un diploma. Tra i suoi precedenti lavori anche quelli in un call center, un negozio ed una società specializzata in organizzazione di eventi.
Negli ultimi giorni, è arrivata alla giovane crotonese una chiamata da parte un’attività commerciale locale, dove aveva lasciato il suo curriculum vitae nei giorni precedenti. Stando a quanto si legge su Il Crotonese, la ragazza ha preso accordi con la moglie del proprietario circa l’attività da espletare e i giorni di prova, che dovevano essere quattro.
Nessun accenno però alla retribuzione. Il periodo di prova ha avuto inizio senza grandi problemi. Questi sono sopraggiunti però quando è arrivato il proprietario del locale. “Ha incominciato a squadrarmi dalla testa ai piedi ed ho incominciato a provare disagio” ha raccontato la giovane per poi aggiungere “mi ha chiesto se fossi consapevole che in quell’attività c’erano le scale da fare“.
Insomma l’allusione alla fisicità della giovane è stata quanto mai evidente. Per l’uomo, insomma, era impossibile poter svolgere adeguatamente quel ruolo a causa del peso della 24enne. Le affermazioni del principale hanno per un attimo disorientato la giovane, che nel giro di poco ha trovato lucidità e spirito di iniziativa per rispondere a tono.
Il giorno successivo la ragazza non ha voluto presentarsi nuovamente al lavoro. “Non sono disposta a farmi insultare per una miseria” ha riferito la 24enne per poi lanciare una frecciatina al suo ex capo: “Trovi qualcuna disposta a farlo, ma di taglia 38“.