Tanti, troppi giornalisti sono venuti a mancare o vengono zittiti da leggi apposite, giornalisti morti per esprimere la libertà di stampa, in zone di guerra, o che si trovano ogni giorno a combattere per il diritto di esprimere informazione e vengono tenuti sotto scacco, giornalisti che guadagnano anche cinque euro l’ora, che vivono il precariato, che sono inviati in zone a rischio e non si fermano davanti a niente.
Oggi è la loro giornata, l’Italia purtroppo vanta un primato negativo, dato che si trova agli ultimi posti per libertà di informazione, giornalisti manovrati dunque da leggi bavaglio, pressati da una politica faziosa che li manovra, sono anche minacciati e in taluni casi arrestati se esprimono il dissenso.
L’Osservatorio dell’Unesco del 2020 afferma che “76 giornalisti hanno perso la vita nel mondo, perchè credevano nei propri ideali, ed in particolare una minoranza come le donne, non si sentono tutelate “Basti pensare anche a programmi come Striscia la notizia, dove, nel suo piccolo, le inviate vengono minacciate, picchiate e rischiano ogni giorno, o come la giornalista internazionale Botteri è stata vittima di body shaming da parte degli haters.
E’ anche vero che circolano molte, forse troppe fake news, e si richiede una informazione più equa, più veritiera, soprattutto su web, dove circola molta disinformazione. C’è bisogno di più tutele nell’ordine dei giornalisti, la carta stampata oggi è sotto attacco, perchè ci sono molte verità non dette, è manipolata sotto ogni aspetto.
Sul sito Orizzontescuola ad esempio si invitano i ragazzi delle scuole a ricordare grandi giornalisti, inoltre ci sono state manifestazioni di protesta a Milano, su giornali “calpestabili”, che va a dimostrare come la stampa sia trattata ogni giorno ed inoltre si da risalto ad un giornalismo, sempre più scevro da sensazionalismi e polemiche e portino il lettore verso la giusta direzione.