Giornata della Memoria: il ritratto degli ultimi 11 sopravvissuti italiani all’Olocausto

Sono 11 i sopravvissuti italiani all'Olocausto ed è doveroso ricordare il loro vissuto, sia oggi, in occasione della Giornata della Memoria, che sempre perché hanno speso la loro vita a far conoscere l'orrore dei campi di sterminio.

Giornata della Memoria: il ritratto degli ultimi 11 sopravvissuti italiani all’Olocausto

Testimonianza come missione di vita. E’ questo che accomuna gli 11 sopravvissuti italiani all’Olocausto… sopravvissuti al più folle dei progetti, allo sterminio di una razza e dei diversi (omosessuali, disabili, rom, oppositori politici). Sono loro che si sono fatti memoria diretta dell’orrore vissuto, marchiato a fuoco sul loro braccio e nell’anima.

 E’ doveroso, oggi e sempre, ricordare chi sono questi eroi che hanno speso la loro esistenza a raccontare alle generazioni che si sono susseguite nel corso dei decenni, quello che i loro occhi hanno visto.

Da Sami Modiano a Liliana Segre, fino a Goti Bauer

Tra i sopravvissuti Sami Modiano, 90 anni, trasportato da Rodi a Birkenau a soli 13 anni; Edith Bruck, 88 anni, scrittrice e regista, deportata a 13 anni ad Auschwitz e poi in altri campi di sterminio: Dachau, Christianstadt, Bergen Belsen; Virginia Gattegno, 97 anni, ultima testimone veneziana, con matricola A 24324; Liliana Segre, 90 anni, senatrice a vita, matricola 75190. Liliana fu tra i 25 sopravvissuti tra i 776 bambini italiani, di età inferiore ai 14 anni, deporttati ad Auschwitz. 

E poi le sorelle di Fiume Andra e Tatiana Bucci, di 81 e 83 anni, testimoni degli atroci esperimenti di Mengale; Ariana Szorenyi, anche lei di Fiume, portata ad Auschwitz e poi a Bergen Belsen; Diamantina Vivante Salonicchio, 82 anni, portata da Triesta a Ravensbrucjj, Rosa Hanan, 100 anni, che da Rodi fu trasportata ad Auschwitz. 

Gli ultimi due sopravvissuti sono Donato Di Veroli, 86 anni, ultimo in vita degli ebrei romani deportati, dopo la morte di Piero Terracina, e Goti Bauer, 86 anni, deportata ad Auschwitz-Birkenau. Recentemente sono scomparsi Nedo Fiano, morto il 19 dicembre, deportato a soli 14 anni ad Auschwitz; Joseph Varon, morto il 3 marzo 2020, Franco Schoneit, il ragazzo di Buchenwald, morto nel 2020; Piero Terracina,, deceduto l’8 dicembre 2019 e Alberto Sed, il 3 novembre 2019. 

Perchè non dimenticare

Liliana Segre dice che essere araldo della memoria è uno straziante mestiere, in cui si è costretti pubblicamente a ricordare e a riprovare cento mila volte quel dolore, mentre in un’intervista davvero toccante su Rai 1, Sami Modiano ha detto: “Sono vivo affinchè possa testimoniare, ecco perchè sono uscito dal campo, c’era un disegno più grande di me, e andrò avanti a ricordare finchè vivrò”.

Più il tempo passa, più i sopravvissuti all’Olocausto rimangono pochissimi. Restano i libri, i diari, le interviste, le fondazioni custodi di memoria, dal Museo della Shoah di Roma, al Memoriale delle Vittime della persecuzione antiebraica 1943-1945 con indicazioni e biografia dei nomi della Shoah (Milano), così come la fondazione di Steven Spielberg Usc Shoah, il progetto piede d’inciampo e il profilo Twitter Auschwitz-Memoria. 

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