Giornalismo in lutto: è morta a 59 anni Silvia Tortora, figlia di Enzo Tortora

La donna si è spenta questa notte in una clinica di Roma. Da sempre aveva difeso il padre dopo che quest'ultimo fu arrestato in quanto accusato di associazione camorristica, accuse da cui poi fu assolto. Ha lavorato anche in Rai.

Giornalismo in lutto: è morta a 59 anni Silvia Tortora, figlia di Enzo Tortora

Si è spenta questa notte in una clinica di Roma la nota giornalista Silvia Tortora, figlia di Enzo Tortora. Al momento non sono note le cause del decesso della professionista. Aveva 59 anni. La Tortora nel corso della sua carriera ha lavorato sia per la carta stampata che per la tv. Significativa la sua collaborazione in Rai con Giovanni Minoli a Mixer e poi a La storia siamo noi. Silvia Tortora era nota anche come scrittrice: famoso il suo libro “Cara Silvia”.

Nell’opera la professionsita raccolse tutte le lettere che il padre Enzo le scrisse dal carcere. L’uomo fu infatti arrestato in quanto accusato di associazione camorristica, accuse da cui fu poi assolto. Da sempre Silvia, nata dal secondo matrimonio del padre con Miranda Fantaci, assieme alla sorella Gaia ha difeso a spada tratta il padre nel corso del processo che lo ha visto protagonista. La Tortora era sposata con l’attore Philippe Leroy, da cui ha avuto due figli.

Dolore nel mondo del giornalismo

Il mondo del giornalismo oggi è in lutto per la scomparsa improvvisa di Silvia Tortora.  Dal 1988 al 1997 ha scritto per il settimanale “Epoca”. Uno degli obiettivi della Tortora, nel suo lavoro, è stato quello di ricostruire la storia del nostro Paese. Ha difeso il padre anche dopo la morte di quest’ultimo, esprimendo parole molto importanti in questo senso. 

“Dal mio punto non è cambiato nulla: sono 30 anni di amarezza e di disgusto” – così aveva detto la giornalista in occasione del 30esimo anniversario della morte dell’amato papà, anche lui figura di spicco nel mondo del giornalismo e della politica italiana. Silvia Tortora ha anche vinto il nastro d’argento al Festival di Taormina come “migliore soggetto cinematografico” con il film di Maurizio Zaccaro dal titolo “Un uomo perbene”

Nella pellicola Silvia racconta proprio la storia del padre Enzo. Per quanto riguarda la sua personale vicenda famigliare, sempre in occasione el 30esimo anniversario Silvia Tortora si era augurata una riforma del sistema giudiziario italiano, cosa che secondo la Tortora non è accaduto. “I processi continuano all’infinito. Anzi in 30 anni c’è stata una esplosione numerica” – così disse all’epoca Silvia Tortora. 

Continua a leggere su Fidelity News