Giangrande rientra a casa, dopo 19 mesi di ospedale

Finalmente torna a casa Giuseppe Giangrande, il maresciallo ferito nella sparatoria davanti a Palazzo Chigi nell'aprile del 2013. La figlia, a chi le dice se riuscirà a perdonare l'aggressore, dice che ognuno ha la sua vita ormai

Giangrande rientra a casa, dopo 19 mesi di ospedale

Torna casa dopo 19 mesi il maresciallo Giuseppe Giangrande, dopo una lunga convalescenza in seguito all’attentato subito davanti Palazzo Chigi lo scorso anno. Ecco le parole dello stesso Giangrande, che esulta quando arriva nella sua città, Prato: “Finalmente a casa“. Il maresciallo è rimasto duramente colpito nella sparatoria ed è stato in pericolo di vita per tanto tempo. L’intervento subito lo ha tenuto in vita ma è rimasto tetraplegico ed è costretto a stare su una sedia a rotelle. La degenza in ospedale è stata lunga, e anche la convalescenza ha avuto alti e bassi, con profondi sensi di sconforto e smarrimento, per la paura di non farcela. Purtroppo gli spari dell’omicida hanno leso il suo midollo spinale e Giangrande non potrà mai più camminare sulle sue gambe. A chi chiede alla figlia Martina se sarà mai in grado di perdonare l’attentatore la ragazza risponde: “Perdonare l’aggressore? Che me ne faccio? Ognuno fa la sua vita“.

In un’intervista concessa al “Giorno” la figlia di Giangrande riferisce che il padre è commosso per il rientro a casa, ma che è anche molto stanco e ha bisogno di riposare. Martina aggiunge però che il padre ha nostalgia di riprendere le vecchie abitudini e ha anche il desiderio di incontrare, appena possibile, i vecchi amici. Certo i primi tempi saranno difficili, ma Giuseppe è forte e saprà resistere anche alle emozioni che gli daranno gli amici e i familiari che lo circondano di cure e affetto.

Anche il sindaco della città, Matteo Biffoni, ha espresso un commento di piacere nel sentire la notizia del ritorno di Giangrande. Ecco le sue parole: “Sono felice che Giuseppe Giangrande sia tornato definitivamente a Prato. Giangrande è un esempio di determinazione per tutti noi così come lo è la figlia Martina“. La ragazza ha ricevuto in dono per la sua determinazione e fiducia nei valori dello stato gli annulli filatelici, realizzati in occasione del 200esimo anniversario della nascita del corpo dei Carabinieri. La ragazza è stata un esempio di dignità e rispetto impari, e il maresciallo Giangrande un servitore delllo stato degno di nota per il suo coraggio: entrambi sono la testimonianza della fede nella giustizia e nei valori trasmessi nel corpo dei Carabinieri.

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