Giallo a Viterbo, commerciate assassinato: "usata una violenza inaudita"

Trovato con il cranio fracassato in un lago di sangue un commerciante di 74 anni di Viterbo. Ora è caccia all'assassino: si ipotizza ad una rapina finita male ma non si escludono altre piste.

Giallo a Viterbo, commerciate assassinato: "usata una violenza inaudita"

Verso le 13:30 del primo pomeriggio della giornata di ieri, venerdì 3 maggio, a Viterbo è stato rinvenuto il corpo ormai già privo di vita di un commerciante di 74 anni, proprietario della nota e storica jeanseria “Vogue Fedeli”, un punto di ritrovo dei più giovani sin dagli anni Settanta.

Ricordato come un uomo buono e per bene, sono in molti a Viterbo ad essere distrutti dal dolore per aver perso non solo un amico, ma un familiare per molti. Norveo Fedeli lascia la moglie Maria Chiara, la figlia Nathalia ed il figlio Pier Luigi, la cui moglie stava per mettere al mondo il primo nipotino con lo stesso cognome di Norveo.

Il ritrovamento del corpo

A trovare il corpo di Norveo Fedeli è stata la parrucchiera del salone vicino alla jeanseria. La donna, vedendo l’inferriata semi aperta nonostante l’orario insolito in cui il commerciante doveva trovarsi a casa per il pranzo, è andata a controllare all’interno del negozio, facendo la drammatica scoperta.

All’entrata del negozio c’era una scia di sangue, propabilmente causata dal tentativo di trascinarsi verso la porta per chiedere aiuto, che arrivava fino alla cassa del negozio; qui è stato rinvenuto il corpo del 74enne in un lago di sangue e con il cranio fracassato. Delle prime analisi pare che l’arma del delitto sia uno sgabello situato vicino alla vittima che l’assassino ha scagliato con una ferocia inaudita contro il commerciante.

Le indagini

Gli investigatori che si stanno occupando del caso, parlano di una violenza inaudita utilizzata contro il commerciante, tanto da fracassargli il cranio con un oggetto contundente. Stando a quanto affermato dagli investigatori, a uccidere Fedeli è stata una sola persona; e si cerca ora un giovane straniero che alcuni testimoni hanno visto e sentito litigare con il commerciante negli attimi prima del suo omicidio, forse un mulatto, mentre alcuni parlano di un africano.

In un vicolo vicino al luogo del delitto, è stato ritrovato il cellulare della vittima. La speranza è che l’omicida abbia lasciato qualche impronta sull’apparecchio, che possa così ricondurre le forze dell’ordine a lui. In queste ore si stanno controllando anche i filmati delle videocamere di sicurezza situate di fronte al negozio, che potrebbero aver filmato l’arrivo e la fuga dell’assassino.

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