Genova: Remdesivir, il farmaco che potrebbe bloccare il Coronavirus

All'Ospedale San Martino di Genova è arrivato un farmaco dagli Stati Uniti che potrebbe bloccare il Coronavirus. Gli specialisti affermano che inizieranno a provarlo sui pazienti in terapia intensiva.

Genova: Remdesivir, il farmaco che potrebbe bloccare il Coronavirus

All’Ospedale San Martino, nella città di Genova, è arrivato un farmaco che potrebbe curare il Coronavirus: il Remdesivir. Il prodotto, che è stato sviluppato da un team di specialisti negli Stati Uniti, è nato per curare l’ebolavirus, ma sembra essere risultato efficace anche per l’attuale Covid-19, che si sta diffondendo a macchia d’olio.

A spiegare l’arrivo del Remdesivir, nella giornata del 5 marzo 2020, è stato Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del policlinico ligure: “Alle 17 è stato consegnato, lo useremo da domani su uno o più pazienti in terapia intensiva e abbiamo già rifatto l’ordine per poterlo utilizzare su altre due persone“.

Lo stesso specialista spiega che il medicinale sarebbe già dovuto arrivare nella giornata precedente, il 4 marzo 2020, ma a causa dei recenti disagi nei voli internazionali, generati proprio dall’emergenza del Coronavirus, i tempi del viaggio si sono ovviamente allungati di molte ore. Bassetti, inoltre, informa che il comitato etico dell’Ospedale San Martino aveva già dato la sua approvazione in merito alla sperimentazione su uno dei pazienti, che però nel frattempo è deceduto.

Il farmaco, che è stato prodotto dall’azienda statunitense Gilead, sarebbe già stato utilizzato con successo all’Istituto Spallanzani di Roma, al fine di curare tre persone risultate positive al contagio di Covid-19. L’obbiettivo dei medici genovesi, quindi, è quello di ripetere la medesima esperienza nel loro ospedale.

L’arrivo del Remdesivir, però, arriva dopo la brutta notizia di un quarto decesso in Liguria legato al contagio da Coronavirus: un 79enne, residente a Varazze, ma trasferito a Genova d’urgenza, è spirato a causa di una grave patologia respiratoria dovuta ad una polmonite che non rispondeva alle cure proposte. Al momento, i pazienti ricoverati in terapia intensiva al San Martino sarebbero quattro; tre di essi, fanno sapere i medici, sarebbero stabili ed in via di miglioramento.

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