Genova, morti sospette dopo il vaccino anti Covid: arrivano le prime perizie

I casi riguardano 5 persone decedute in circostanze tutte da chiarire dopo la somministrazione del vaccino anti Covid. Tra questi anche il decesso di Camilla Canepa, la 18enne morta a causa di una trombosi dopo un open day del vaccino AstraZeneca.

Genova, morti sospette dopo il vaccino anti Covid: arrivano le prime perizie

Stanno per arrivare sul tavolo dei magistrati della Procura di Genova le prime perizie riguardo ad alcuni decessi, ben 5, avvenuti in questi ultimi mesi in Liguria dopo che queste persone si sono sottoposte alla vaccinazione anti Covid. Si tratta della professoressa 32enne Francesca Tuscano, uccisa da una trombosi dopo la somministrazione di AstraZeneca, di Camilla Canepa, la 18enne vittima anch’essa di una trombosi dopo aver ricevuto il siero anglo-svedese in un open day. 

Verranno poi depositate le perizie su altri tre decessi, tutti avvenuti dopo la somministrazione del vaccino: si tratta in questo caso di persone anziane e ultrafragili tra i 70 e gli 80 anni di età. Al momento, è bene precisarlo, in tutti e 5 i casi non sono state trovate correlazioni dirette tra la morte dei pazienti e la somministrazione del siero anti Covid. Le indagini mirano a chiarire proprio questo. I pm Arianna Ciavattini e Stefano Puppo, coordinati dal procuratore capo facente funzioni Francesco Pinto, hanno chiesto un’accelerata ai consulenti in vista dell’incontro del 16 settembre con i colleghi di altre 11 procure italiane e quelli di Eurojust.

Le strategie investigative

L’autorità giudiziaria genovese vuole capirci di più su questi decessi. Per il 16 settembre, secondo quanto riferisce Genova 24, è prevista una riunione in video conferenza tra il pool di magistrati genovesi e quelli di altre procure italiane appunto, e nell’occasione si metteranno insieme i dati dei decessi registrati che hanno possibili legami con la somministrazione dei vaccini anti Covid. 

Il piano è quello di elaborare strategie investigative comuni su questi delicati casi. Per quanto riguarda il dramma di Camilla Canepa sembra probabile che verranno posti sotto indagine i medici dell’ospedale di Lavagna, dove il 3 giugno scorso la giovane si era presentata con un forte mal di testa, piastrinopenia e fotosensbilità.

Come si ricorderà, dopo due giorni la ragazza fu ricoverata nuovamente in ospedale, stavolta al San Martino di Genova, dove venne sottoposta a due interventi chirugici d’urgenza per rimuovere i trombi che le si erano formati in testa. Dopo alcuni giorni però, venne dichiarata la morte cerebrale di Camilla. Dopo il malore della ragazza, centinaia di suoi coetanei rifiutarono di sottoporsi volontariamente al vaccino anti Covid.

Continua a leggere su Fidelity News