Genova: in giro senza mascherina, “agenti potete chiudere un occhio? Sono ai domiciliari”

Nel centro storico di Genova, precisamente in vico Mele, una donna è stata fermata dalla polizia per non aver indossato la mascherina ma in seguito arrestata con la grave accusa di evasione.

Genova: in giro senza mascherina, “agenti potete chiudere un occhio? Sono ai domiciliari”

Una semplice passeggiata si è trasformata in una vera e propria flagranza di reato per una donna 36enne. Si apprende infatti in quel di Genova di un arresto fuori dal comune. Gli agenti della Polizia locale del luogo, intenti durante il servizio ad attuare l’operazione “ad alto impatto”, volto a limitare l’enorme affluenza delle persone per strada, si sono imbattuti in un caso molto particolare.

La mattinata era iniziata con una serie di multe a ben 22 passanti che non rispettavano le normative anti Covid-19, come il divieto di assembramenti, di uso improprio della mascherina fino al mancato utilizzo della stessa, per passare al divieto di spostamento da una regione all’altra. 

Il fermo della donna e il conseguente arresto per evasione

Durante l’esercizio del proprio lavoro, gli agenti si sono imbattuti in una donna, fermata per il mancato utilizzo della mascherina. La donna, di anni 36, si trovava da sola a passeggiare lungo la strada di vico Mele in maniera del tutto indisturbata. Quando gli agenti le hanno fatto notare il divieto di passeggiare senza indosso il dispositivo di protezione sono cominciati per la donna i guai.

Dopo un breve preambolo sulla motivazione del mancato utilizzo della mascherina, aveva gentilmente chiesto alla polizia se potevano chiudere un occhio per una volta, dato che si trovava in uno stato di libertà molto particolare, ovvero si trovava agli arresti domiciliari e non avrebbe in alcun modo potuto passeggiare per strada. 

Gli agenti, increduli della storia raccontata dalla donna, una volta fatto i dovuti accertamenti, prese le generalità della 36enne, hanno immediatamente disposto lo stato di arresto, trasportando la donna in questura. 

In poche ore l’arresto è stato in seguito convalidato e il Magistrato ha accertato il grave reato di evasione, disponendo per la donna la custodia cautelare in carcere presso la casa circondariale di Pontedecimo.

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