Genova: in giro a bere durante il coprifuoco, fermato sputa addosso alla polizia

Pare che l'educazione e il rispetto per le forze dell'ordine siano venute meno per un ragazzo di 10 anni che, dopo essere stato fermato dalla polizia, ha pensato bene di sputare addosso agli agenti.

Genova: in giro a bere durante il coprifuoco, fermato sputa addosso alla polizia

Come da nuova normativa anti Covid, il coprifuoco per la maggior parte delle città italiane è stato anticipato alle ore 22, almeno per quelle regione che sono state dichiarate zona gialla, ancor più restrittive invece risultano quelle regione con una colorazione arancione o peggio ancora rossa. Appare quindi, almeno per il momento, un reato punibile a norma di leggere, uscire per strada in un orario oltre il coprifuoco. 

Pare che in quel di Genova, i protagonisti di questa vicenda, due ragazzi appena ventenni, abbiano violato apertamente le norme anti covid. I giovani in questione infatti, sono stati intercettati da alcuni agenti della polizia, seduti sulla scalinata Guerrieri, traversa di via Nizza fra Albaro e la Foce, intenti a chiacchierare e a bere.

Gli agenti di turno hanno a quel punto chiesto il motivo di questa violazione del protocollo vigente, ed i ragazzi hanno iniziato ad inveire contro i poliziotti. Ad aggravare ancora di più la situazione è stato l’evidente stato di ebbrezza dei giovani.

Inizialmente gli agenti hanno tentato un approccio mite, vista anche la giovane età dei soggetti, provando solo a calmare l’ira del ragazzo ventenne, che ha opposto non poca resistenza alla pattuglia. Alla fine gli agenti si sono ritrovati costretti a dover portare il ventenne in questura, visto che gli agenti della pattuglia hanno subito degli sputi da parte del ragazzo.

Al momento la denuncia in atto è di resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre ad una segnalazione per ubriachezza manifesta. A rendere ancora più difficile la situazione legale del ventenne è stata anche la continua cattiva condotta anche in questura, dove ha opposto resistenza, strappando persino gli atti della denuncia che gli sono stati consegnati. Con ogni probabilità il ragazzo dovrà a questo punto rispondere della sua condotta fuori luogo, direttamente in sede competente.

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