Siamo in val Bisagno, una delle principali valli del Genovesato. Proprio qui, mercoledì 5 maggio, una donna ha convinto le sue due figlie minorenni a rubare all’interno di un grande magazzino, Risparmio Casa di via Emilia, nel quartiere Molassana e già questo è gravissimo ma, come sempre, non c’è mai limite al peggio.
Quando i vigilantes hanno fermato le ragazzine con la loro refurtiva, la donna, che ha subito intuito la gravità della cosa, ha pensato bene di darsela a gambe, uscendo dal negozio, dopo aver acquistato merce di poco valore ma, prima o poi, la verità viene sempre a galla e, dinnanzi agli agenti della polizia, ha dovuto ammettere le sue responsabilità.
L’accaduto
La donna, dopo aver consegnato alle sue figlie alcuni oggetti, fra cui creme solari, svariate creme viso, un depilatore e una piastra per capelli, del valore complessivo di 160 euro, si è diretta, come pianificato, alla cassa, per pagare alcuni oggetti di poco valore. Nel frattempo, un addetto alla vigilanza, in servizio presso il punto vendita Risparmio Casa, ha fermato le due giovani.
Notata la scena, la madre delle due minori si è allontata, mentre sul posto è stato richiesto l’intervento della polizia. La donna, che era già uscita dal grande magazzino, è stata rintracciata dagli agenti e, a quel punto, ha dovuto fare i conti con l’accaduto. Inizialmente ha negato di conoscere le figlie, ma poi ha confessato di essere la genitrice delle minori.
Genovese, italiana, è stata denunciata per reato di furto aggravato. Per commettere il reato si è servita delle figlie minorenni, mettendo la refurtiva negli zaini delle due adolescenti e dando loro specifiche direttive affinchè il piano venisse portato a termine. La madre, infatti, avrebbe detto loro di superare le casse, mentre lei pagava articoli di poco valore, meno costosi. Per fortuna tutto si è risolto per il meglio ed il furto è stato sventato.