Le alluvioni di Genova del 15 ottobre, che hanno provocato danni ingenti tra la popolazione e centinaia di attività distrutte, erano state recepite dal Governo come una situazione di calamità naturale, per cui andavano attuati dei provvedimenti che garantissero una certa elasticità nelle future tasse da pagare.
Infatti, un comunicato della Presidenza del Consiglio diceva che il Governo si impegnava a posticipare i versamenti delle tasse per quanto riguardava le zone colpite dalle alluvioni. Allora nessuno mise in dubbio la sincerità del Governo, vista la disastrosa situazione che si era venuta a creare.
Ma invece non è stato così! Seguendo le direttive del comunicato inviato dal Governo, molti non hanno pagato i tributi, semplicemente perchè non potevano, e credevano di essere in regola visto che il Governo aveva promesso che sarebbero stati posticipati senza rincari. Con gran sorpresa degli alluvionati il 20 ottobre arriva il decreto del Ministero dell’Economia che sostiene invece che il pagamento delle imposte doveva essere regolarmente saldato.
E la beffa continua: infatti, dopo aver reclamato all’Agenzia delle Entrate per tentare di sistemare la faccenda, il 4 novembre viene comunicato agli artigiani e ai commercianti che chi non ha pagato al termine della scadenza dovrà farlo al più presto e con la multa.
Impotenti di fronte all’evidenza delle carte, i presidenti di Ascom, Camera di Commercio, Cna, Associazione Artigiani, Confindustria e Confesercenti inviano una lettera al presidente del Consiglio, Renzi, al sindaco Doria e anche a Burlando, presidente della Regione, dicendo: “Chiediamo un fermo intervento presso il Ministero dell’Economia affinché sia trovata tempestivamente una soluzione che non penalizzi ulteriormente il tessuto economico della nostra città. Riteniamo inaccettabile che le imprese debbano subire, oltre il danno causato dagli eventi alluvionali, anche le conseguenze di un inconveniente sorto al livello delle massime cariche di Governo”.
Ma l’altra cosa sconcertante è che ancora ad oggi non si è avuta alcuna notizia sul riconoscimento di stato di calamità per la città di Genova e non sono state prese misure adeguate per provvedere ai risarcimenti delle imprese alluvionate. Una notizia che peggiora ulteriormente la situazione, e che se continua vedrà molta gente finire in mezzo alla strada. Si spera in un intervento immediato del governo che porti giustizia tra gli alluvionati.