Le immagini che circolano in rete sono senza dubbio impressionanti e hanno sollevato un acceso dibattito tra gli appassionati di montagna e non solo. Sul web è diventato virale un video girato lungo la ferrata Bepi Zac nel Trentino, dove una famiglia si avventura senza alcun equipaggiamento di sicurezza. Padre, madre, e due figli, di cui uno addirittura in braccio, percorrono la via ferrata senza caschetto né imbracature, sfidando i pericoli di un terreno scosceso e accidentato.
Le immagini mostrano la madre che assiste il figlio più grande nel superare tratti di roccia a strapiombo, mentre il padre tiene stretta la sua piccola bambina. La scena, immortalata da un turista e condivisa sul gruppo Facebook “Gruppo ferrate“, ha immediatamente generato una valanga di critiche e preoccupazioni. È chiaro che l’assenza totale di misure di sicurezza rappresenta un rischio non solo per loro stessi, ma potenzialmente anche per chiunque si trovi nei paraggi.
Il presidente della Società Alpinisti Tridentini, Cristian Ferrari, ha sottolineato la gravità della situazione, evidenziando che in montagna ogni passo deve essere ponderato e ogni misura di sicurezza rispettata. Nonostante lìepisodio non abbia avuto conseguenze gravi, Ferrari ricorda che recentemente diversi sinistri hanno purtroppo portato al decesso di sei persone, dimostrando la delicatezza e l’imprevedibilità dell’ambiente montano.
La polemica sollevata dai social media non è solo un caso di cattiva pubblicità per gli appassionati di montagna, ma un monito sulla necessità di informazione e preparazione. L’aumento degli escursionisti impreparati che affollano le montagne richiede una risposta comune: più consapevolezza e responsabilità. Non si tratta solo di evitare rischi personali, ma di preservare l’integrità e la bellezza dei luoghi naturali che amiamo esplorare.
In conclusione, l’avventura della famiglia senza protezioni sulla ferrata Bepi Zac può essere vista come una chiamata d’allarme. È urgente promuovere una cultura della sicurezza che accompagni ogni passo in montagna, affinché tutti possano godere della bellezza dei nostri paesaggi alpini in totale sicurezza e rispetto dell’ambiente circostante.