Genio hi-tech, morto 15enne di leucemia, sarà beato: ecco la sua storia

Carlo Acutis, giovane genio dell'informatica, morto ad appena 15 anni per una leucemia fulminante, potrebbe diventare a breve il beato 2.0. Ecco spiegati i motivi della sua straordinaria beatificazione.

Genio hi-tech, morto 15enne di leucemia, sarà beato: ecco la sua storia

Carlo Acutis, 15 anni, era un ragazzino come tanti altri ma che dai tanti si differenziava per la grande passione per la tecnologia e l’informatica. È una storia, quella di Carlo, che purtroppo va raccontata al passato, perché il giovane 15enne è scomparso qualche anno fa a causa di una leucemia fulminante.

I suoi interessi e le sue passioni sono diventati, presto, strumenti attraverso i quali non solo si evidenziava la genialità del ragazzo, ma anche il desiderio del giovane di comunicare al mondo i suoi messaggi, la sua profonda fede, e lo straordinario incontro con quel Gesù troppo spesso dimenticato e bistrattato.

Questi, in sintesi, sono infatti i motivi che potrebbero portare il giovane Carlo a diventare il “beato 2.0“, a sottolinearne lo stretto legame con i mezzi informatici e la grande Fede. Il suo processo di beatificazione è, ormai, giunto a conclusione nel capoluogo meneghino: un primo, importantissimo, passo verso la vera e propria celebrazione.

L’inizio della sua storia è un po’ comune a quella di tanti altri: nonostante una famiglia benestante non particolarmente religiosa, in Carlo cresce sin da piccolo la vocazione per Gesù, tanto da portarlo a chiedere di fare la Prima Comunione in anticipo rispetto ai soliti tempi.

Una richiesta accordata in via del tutto eccezionale, e che ha segnato profondamente il suo successivo e breve cammino religioso. “L’Eucarestia è la mia autostrada verso il cielo, diceva Carlo a chi gli chiedeva un commento o una riflessione sulla sua assoluta devozione.

Messaggi, parole che non ha voluto certo tenere chiuse in un cassetto ma che, grazie all’abilità con cui sapeva adoperare gli strumenti informatici, ha divulgato nel mondo attraverso il web: sono stati in tanti ad apprezzare, sostenere e seguire, il giovane su internet.

Ma se tanti lo conoscevano solo virtualmente, altrettanti erano entrati in contatto con lui nella realtà di tutti i giorni, e di lui raccontano infiniti aneddoti di generosità e bontà di cui era capace il ragazzo. Come quello, ad esempio, di lasciare la sua paghetta di 5 euro ai mendicanti della zona. Anche se una leucemia fulminante ce lo ha portato via, la sua evangelizzazione e la sua attività sembra continuare sul web, grazie ai suoi genitori e ai tanti che gli hanno voluto bene.

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